Alta tensione nella sfida scudetto tra Napoli e Inter. Si prospetta un finale di stagione rovente tra le 5 finali del campionato e la prospettiva probabile di uno spareggio storico, che manca dal 1964. Aurelio De Laurentiis avrebbe paventato l’ipotesi di andare per le vie legali in caso di rinvio di Inter-Roma a maggio, con uno spostamento – scaturito dal lutto nazionale per la morte di Papa Francesco – che avrebbe avuto riflessi importanti nella lotta per il titolo tra i partenopei e nerazzurri, appaiati in vetta alla classifica con 71 punti a cinque giornate dal termine. Dopo 8 ore di trattativa, alla fine, Inter-Roma è stata calendarizzata per domenica 27 aprile, alle ore 15, con un rinvio al giorno successivo rispetto alla previsione iniziale del match che era per sabato 26 aprile.
Allo stesso tempo l’Inter ora si oppone al cambio di sede per lo spareggio scudetto. La sfida si dovrebbe giocare a Milano, per via della differenza reti favorevole ai nerazzurri. Ma per motivi di ordine pubblico, dovuti ai pessimi rapporti tra le due tifoserie, la partita dovrebbe essere trasferita in altra località. La sede alternativa principale è quella della finale di Coppa Italia, ovvero lo stadio Olimpico di Roma. Nella capitale, tuttavia, anche qui, incombe l’emergenza legata al rischio di disordini concernenti i rapporti, ancora più ostili, tra i tifosi del Napoli e quelli della Roma.
E allora si fa avanti l’ulteriore ipotesi di giocare lo spareggio scudetto a Bari, allo stadio San Nicola, unico impianto che avrebbe in Italia una capienza adeguata per non fare “rimpiangere” San Siro e l’Olimpico. Ma qui è l’Inter che si oppone, perché teme che il San Nicola possa essere riempito soltanto da tifosi del Napoli.
La “guerra” scudetto è iniziata. Si va verso verso un testa a testa rovente.
