GIARDINI NAXOS – Il voto per le prossime elezioni a Giardini Naxos è destinato a slittare al 2026 ma i “tempi supplementari” della legislatura non spostano l’attenzione dal confronto interno in atto nell’Amministrazione sulle mosse da mettere in campo da qui alla fase finale della legislatura. La “cabina di regia” delle personalità più vicine al sindaco Giorgio Stracuzzi lo spinge a rompere gli indugi e procedere ad un rimpasto della Giunta attuale. Non ci sarebbero più i tempi per farlo adesso ma al più tardi dopo le festività: il timing è fissato.
La soluzione che viene indicata al sindaco è quella, in sostanza, di accelerare ed operare l’innesto di figure politiche del luogo, con una rivoluzione a metà rispetto all’assetto odierno della squadra di governo. Si cercherebbe, insomma, di far contemperare le scelte che a suo tempo ha fatto il primo cittadino quando decise di azzerare la Giunta del periodo 2020-2023, con l’esigenza di mettere dentro l’esecutivo ora dei nuovi assessori del luogo.
In buona sostanza si ragiona su una strategia che possa consentire all’Amministrazione, oltre che al sindaco stesso, di presentarsi alla campagna elettorale e ai cittadini con una formazione che si caratterizzi per una maggiore identità politica giardinese. Una sorta di “condicio sine qua non” nell’ottica delle future elezioni.
Stracuzzi sinora prende tempo, riflette ed esita. I soliti “malpensanti” della politica giardinese riconducono questo suo non voler affondare il colpo e non passare all’azione per non urtare la suscettibilità dei vertici regionali di qualche partito del centrodestra. Equilibri che frenerebbero la svolta e la complicherebbero, ma che poi – di riflesso – rischiano di concorrere all’apertura una prateria alla conquista di Giardini Naxos da parte di Sud chiama Nord, con il sindaco Cateno De Luca che ha già lanciato la sua sfida e vuole travolgere l’attuale Amministrazione e portare all’elezione a sindaco un suo candidato.
L’attendismo del sindaco, insomma, fa storcere il naso alla “cabina di regia” a suo sostegno, che lo esorta invece a fare il passo politico auspicabile e a dare un segnale forte alla città per andare a giocarsi la partita elettorale con maggiori chance di arginare l’avanzata deluchiana. “Non può più aspettare, deve decidersi e dare un segnale alla città. Giorgio deve avere quello stesso coraggio politico che ha già dimostrato di avere quando ha cambiato la sua Giunta nel 2023. Se però rimane tutto come adesso, consegneremo la città al gruppo politico di De Luca”, ha rivelato a microfoni spenti a TN24 un “fedelissimo” del sindaco.
Lo scenario che si prospetterebbe sarebbe, come detto, quello di un rimpasto parziale. Gli indiziati a lasciare la Giunta sarebbero gli assessori Ferdinando Croce e Pietro Aci, che in questa fase verrebbero considerati i “sacrificabili” per liberare uno spazio politico a rappresentanti dei gruppi politici locali. Non si esclude che possa anche essere proposto agli uscenti un ruolo di esperti, nell’ottica di un avvicendamento concordato dei ruoli. Si prospetterebbe, invece, la conferma nella squadra di Stracuzzi di tre assessori: Fulvia Toscano, Gioacchino Castronovo e Ivano Cantello.
E allora il tempo, intanto, scorre e la via si fa sempre stretta. Anche a prescindere dalla decisione, che ovviamente ancora non c’è, da parte del sindaco Stracuzzi, al bivio tra la ricandidatura o il passo indietro. Dentro o fuori, con lui o senza di lui, la maggioranza ora si gioca tutto. E non necessita di troppe interpretazioni il pensiero di chi è molto vicino al sindaco: “Decida lui, siamo con lui ma non vogliamo fare la fine di Sansone e i Filistei”.