TAORMINA – La sfida a due per il futuro governo di Taormina, tra il candidato dell’Amministrazione uscente e quello dell’opposizione, potrebbe diventare una corsa a tre, non soltanto perché l’opposizione non trova la quadra e c’è l’ipotesi di una “scissione”. Tra i due litiganti potrebbe, infatti, spuntare il “terzo incomodo” con una lista per fare saltare il banco degli attuali schemi politici locali. E, in tal senso, si fanno sempre più insistenti i rumors che portano al possibile ritorno in campo di Cesare (per tutti Cino) Restuccia.
Il medico taorminese, che già in passato ha provato a più riprese a correre per la poltrona di primo cittadino alla guida del suo movimento civico Rinnovare Taormina, potrebbe avere stavolta maggiori e più concrete possibilità di dire la sua nella contesa per il Palazzo dei Giurati.
L’attuale legge elettorale (quella già in vigore dalle Comunali del 2018) prevede una sola lista collegata ad ogni candidato sindaco, un meccanismo che incoraggia Restuccia a rilanciare la sfida. Non a caso Restuccia fu uno sfidante competitivo di Bolognari già alle Comunali del 1993 e allora il sistema elettorale era proprio quello poi ripristinato in anni recenti.
Alcuni sostenitori avrebbero già chiesto a Restuccia di rientrare sulla scena politica e verificare se ci sono le condizioni per lanciare una candidatura a sindaco. Il diretto interessato, stimato professionista che nel tempo ha fatto varie battaglie per il territorio, starebbe valutando lo scenario con attenzione per capire se ci sono le condizioni per giocare questa partita. Non è escluso che Restuccia possa presto entrare nell’ordine di idee di rompere gli indugi e dare avvio al suo progetto.
Non manca neanche chi vorrebbe, tuttavia, provare a dialogare con Restuccia e proporre al leader di Rinnovare Taormina un patto per eventuale passo di “lato”, ipotizzando per lui una posizione nell’ambito degli schieramenti già esistenti.
