La campagna elettorale è finita. Nella giornata del silenzio i siciliani si preparano a scegliere il successore di Nello Musumeci alla presidenza della Regione Siciliana. Domenica si vota e lunedì sapremo chi sarà il nuovo governatore in una competizione che pare destinata ad essere una sfida a due per la vittoria finale tra Renato Schifani o Cateno De Luca.
Da una parte il candidato del centrodestra, dall’altro l’ex sindaco di Messina. Da una parte l’erede designato di Musumeci alla guida della coalizione di governo sin qui in carica, dall’altra il “rivoluzionario” che prova a far saltare il banco.
La vigilia scorre sul filo della tensione e dell’incertezza, ma anche e soprattutto dei veleni. De Luca punta alla rimonta e a conclusione di una campagna elettorale che lo ha visto scatenarsi nelle piazze ha evocato il “partito parallelo” in suo soccorso: si materializzerà davvero? Schifani si dice convinto invece di restare davanti allo sfidante e che non ci saranno tradimenti e disimpegni sul suo fronte. E poi c’è Nuccio Di Paola, candidato del M5S che potrebbe giocare un ruolo decisivo con i voti che conquisteranno i grillini, in recupero dopo il divorzio dal PD. E ovviamente c’è la candidata del centrosinistra, Caterina Chinnici, che ha dovuto affrontare i travagli dei democratici ma che pure lei, in base a quello che sarà il suo risultato finale, potrebbe diventare in qualche modo l’ago della bilancia di questa incerta tornata di voto. Come andrà a finire? Ormai ci siamo. Lunedì pomeriggio sapremo tutto.
