TAORMINA – La casa municipale prende tempo per la stesura definitiva del nuovo Pudm di Taormina, il Piano di utilizzo del Demanio Marittimo e il sindaco Cateno De Luca spiega cosi la posizione dell’esecutivo e la strategia per aggiornare il documento che era stato predisposto nella passata legislatura.
“Sulle spiagge mi sono reso conto degli abusi che ci sono e delle fruizione sempre meno pubblica del nostro mare – ha detto De Luca -. Per questo vogliamo istituire una sede nella zona a mare della Polizia locale e acquistare la pilotina. Abbiamo iniziato a fare degli interventi questa estate, mi rendo conto che, al di là del Pudm che abbiamo previsto, ci sono dei problemi ancora da affrontare e che rimangono. Se io devo lasciare il 50% di fruizione di una spiaggia come fruizione pubblica e in quel 50% oltre metà è una zona impraticabile, è chiaro che c’è un problema e che sto tenendo in piedi un rapporto non veritiero. Prima di fare la divisione devo cioè togliere la parte di spiaggia che effettivamente, per vari motivi, non è balneabile, e quindi tolgo quella e poi divido per due”.
“Dietro questo calcolo poi ci sono le concessioni – continua De Luca -. E’ inutile che alcuni si siano già messi a gridare “al lupo, al lupo” e che hanno fatto scendere in campo amici miei che rappresentano i balneari regionali. Le cose si fanno alla luce del sole e nel rispetto di quella che è la destinazione pubblica dei nostri beni. Non abbiamo niente da nascondere e nessuno da favorire nell’andare a rivedere questa situazione. Si tratta di garantire la fruizione pubblica dei nostri beni, in termini corretti rispetto al rapporto con il privato. L’interesse pubblico viene sempre e comunque prima. Ci sono delle situazioni che vanno modificate. Sugli accessi al mare ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia Treccani”.
“La nostra iniziativa genererà delle reazioni, già lo sappiamo. Se noi come proponenti diciamo che bisogna togliere, dalle valutazioni complessive, un km di spiaggia perchè questi tratti non rientrano nel concetto di fruizione al 100% e balneabilità, quindi ci si renderà conto che abbiamo deciso di ritirare la proposta sul Pudm perché si stava andando avanti con un atto che non era conforme alla finalità della legge e realmente efficace. Si tratta di decisioni che riguarderanno tutti e nel tempo avranno un’importanza non indifferente per il territorio”.