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Puccio prima scelta di De Luca per Naxos ma ora il piano può cambiare

GIARDINI NAXOS – L’attuale direttore generale del Comune di Messina, Salvo Puccio, è da tempo ormai al centro di insistenti voci che lo danno in pole position per la candidatura a sindaco che esprimerà Sud chiama Nord alle prossime elezioni Amministrative a Giardini Naxos. Le dimissioni del fedelissimo di Cateno De Luca da dg alla ex Provincia regionale di Messina (dove al suo posto ora si è insediato Giuseppe Campagna, che al contempo è anche anche presidente di Asm Taormina) erano state viste dagli addetti ai lavori come un ulteriore segnale in questa direzione e parevano, di riflesso, aver dato un’accelerazione a questa prospettiva. Ora lo scenario, tuttavia, potrebbe cambiare.

Di recente sono arrivate diverse novità che potrebbero portare De Luca a rivedere i suoi piani per Giardini Naxos, sulla scelta del candidato sindaco da mettere in campo. Puccio era e rimane – in linea teorica – la prima opzione ma, a questo punto, non è detto che De Luca voglia giocarsi questa carta alle Comunali nella cittadina naxiota. Si fa concreta l’ipotesi che Puccio venga risparmiato da una discesa in campo a Giardini: niente “chiamata alle armi” e e permanenza ancora al Comune di Messina, in vista di qualche altro ruolo in una fase successiva.

Le elezioni Amministrative sono slittate dalla scadenza naturale di mandato del 2025 alla primavera 2026. Nel frattempo De Luca ha praticamente raggiunto a Roma un’intesa per l’ingresso di Sud chiama Nord nel centrodestra. Ciò significa che, se così andranno le cose, il movimento di De Luca entrerà in una coalizione che poi verrebbe chiamata a non contrastare Sud chiama Nord ma semmai ad appoggiarla: il discorso vale, ovviamente, a parti inverse. Quindi a Giardini Naxos questa novità potrebbe portare ad un’alleanza o perlomeno ad una non belligeranza dei rappresentanti del centrodestra verso il candidato a sindaco che, in ogni caso, Sud chiama Nord intenderà esprimere.

A ciò si aggiunge la condizione complessiva dell’Amministrazione comunale in carica di Giardini Naxos, che non sembra preoccupare più di tanto De Luca, convinto di poter sconfiggere il fronte avversario e così centrare anche qui il successo e quindi il tris di sindaci di Sud chiama Nord dopo Taormina (dove il sindaco è proprio lui) e Letojanni (dove il primo cittadino è Alessandro Costa).

E d’altronde al palazzo municipale di Giardini Naxos, l’Amministrazione ha incassato la buona notizia del rinvio delle elezioni ma non sta capitalizzando la chance per provare a riorganizzarsi: il sindaco Giorgio Stracuzzi esita sulle prossime mosse e sta andando avanti con una Giunta tecnica, senza operare quel rimpasto e/o relative nomine di politici locali e accordi, che in qualche modo restituirebbero speranze alla sua aggregazione in ottica 2026 e rimetterebbero forse in carreggiata questa maggioranza nella competizione verso le Comunali.

Il fronte anti-deluchiano sembra, insomma, fiacco e assai poco convinto, probabilmente destinato a frammentarsi in più liste e più candidati a sindaco. E allora è grasso che cola per Sud chiama Nord, che “ringrazia” gli avversari e ad oggi ha chance concrete di prendersi Giardini Naxos e ha virtualmente prenotato le chiavi del palazzo municipale. Se questo sarà il quadro, forse più che indaffararsi nella ricerca di un candidato vincente, a De Luca potrebbe anche bastare la scelta di un candidato che non sia perdente e non faccia “danni”. Sapendo che al momento i deluchiani hanno una prateria da percorrere verso il successo elettorale.

Ecco perché il piano di De Luca può cambiare. L’ingresso all’orizzonte di Sud chiama Nord nel centrodestra, porterà il parlamentare di Fiumedinisi a poter rivendicare delle posizioni nella coalizione per le prossime Regionali e per il futuro governo. L’attuale sindaco di Taormina punta alla vicepresidenza della Regione e avrà anche modo di piazzare i “fedelissimi” in qualche ruolo chiave della burocrazia, negli assessorati regionali. De Luca potrebbe decidere di portare Puccio a Palermo e lo aveva già detto in tempi non sospetti che questa era la sua intenzione. E va ricordato che Puccio alla Regione, da geologo, ha già lavorato presso l’Ufficio Commissariale del Dissesto Idrogeologico (Assessorato al Territorio ed Ambiente).

Sud chiama Nord che oggi si trova relegata all’opposizione è una cosa, altra cosa è Sud chiama Nord che esce dall’isolamento politico, riemerge dalla crisi delle Europee e va verso il patto (futuro) di governo col centrodestra. Si ribalta il perimetro dei discorsi e significa che De Luca potrebbe esprimere nomine in posizioni strategiche per i suoi uomini. Puccio potrebbe prendere la strada di Palermo, con altre scelte, alternative, da fare per Giardini Naxos per il 2026. E poi, ricordiamoci, che si voterà anche a Taormina, quando De Luca renderà contendibile la sua fascia. Ma, rispetto alle scelte di De Luca su Puccio, questa è un’altra storia. O magari anche no.

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