HomePoliticaPRT: "Le sfide per un'Amministrazione da una marcia in più a Taormina"

PRT: “Le sfide per un’Amministrazione da una marcia in più a Taormina”

TAORMINA – Progetto Ricostruzione Taormina, movimento che alla elezioni 2023 ha eletto in Consiglio comunale Luca Manuli, in una nota fa il punto della situazione sugli obiettivi da centrare “per un’Amministrazione da una marcia in più”. Mutuando, dunque, lo slogan che era stato utilizzato dal sindaco in carica Cateno De Luca nell’ultima campagna elettorale, PRT fa una riflessione a 360 gradi con i temi centrali, le iniziative avviate dal Comune e le questioni ancora irrisolte ma soprattutto le sfide cruciali da affrontare per la città.

“Questo comunicato – si legge in una nota a firma di Luca Manuli unitamente ai membri dell’assemblea di PRT, Elisa Aucello, Alessio Bonesoli, Alessio Briguglio, Samuele Cottone, Simone Esposito, Arianna Moschella, Carlotta Papale, Gianluca Raneri, Marco Rao, Ottavia Zingali – nasce dalla volontà condivisa dell’intero gruppo PRT (Progetto Ricostruzione Taormina). Un gruppo eterogeneo, ma con una visione comune del futuro della città, e compatto su quelli che sono i temi più rilevanti per la città di Taormina. Una visione coerente ai temi che noi di PRT abbiamo sempre trattato e intorno ai quali abbiamo costruito la nostra proposta politica durante l’accesa campagna elettorale della scorsa primavera. Temi che, per coerenza verso noi stessi e verso i cittadini che ci hanno supportato e che rappresentiamo, meritano di essere trattati in quanto cruciali per il futuro della Taormina che immaginiamo”.

“In questi primi mesi di legislatura le azioni poste in essere dall’Amministrazione sono state molteplici e variegate ed hanno impattato tantissimi ambiti della cosa pubblica: lotta all’evasione, rivisitazione delle tariffe, gestione del patrimonio, programmazione di eventi di intrattenimento per gli avventori della città, atti di indirizzo per la realizzazione di società di servizi, di norma, nella forma di S.p.a. (Società per Azioni). Un’attività amministrativa necessaria, nonché opportuna, per sancire una rottura netta con il passato amministrativo del paese e per definire i cardini della Taormina che si vuole realizzare. Ma, proprio su quest’ultimo punto, non appare chiara ed evidente la visione di lungo termine, con molte di queste azioni che non appaiono coerenti fra loro e che non sembrano essere il frutto di un armonico progetto comune. Proprio in merito alla necessità di programmazione, riteniamo fondamentale riportare al centro dell’attenzione l’urgenza di avviare l’iter per la realizzazione del PUG (Piano Urbanistico Generale). Nonostante la costante attività di monitoraggio e controllo dell’Assessore al ramo, non potremmo mai essere certi che il nostro territorio sia preservato e salvaguardato in assenza di un PUG; sarebbe superfluo sottolineare come lo sviluppo urbanistico al quale abbiamo assistito nelle ultime decadi abbia stravolto i nostri panorami e intaccato la vivibilità della nostra città, nonché ridotto la sua capacità attrattiva e differenziante rispetto ad altre località”.

Un elemento che ha invece caratterizzato l’azione amministrativa di questi primi mesi ha riguardato la sostenibilità economica dell’ente, con un’attenzione alla riscossione dei tributi che era indubbiamente necessaria. Noi di PRT siamo tuttora convinti che sia stato necessario un intervento deciso sulla situazione dei tributi, ereditata dalle Amministrazioni precedenti; ciò, infatti, è stato uno dei motivi della nostra adesione al progetto De Luca. Da sempre abbiamo sostenuto che questa azione dovesse essere compiuta, ma nel rispetto del contribuente e delle norme che regolano la riscossione dei tributi, in particolare assicurando la corretta emissione delle fatture relative ai servizi prestati. Viste le lunghe file agli uffici, che si sono protratte per mesi, forse, qualcosa non ha funzionato e meriterebbe un momento di analisi da parte dell’Amministrazione. D’altro canto, riterremmo opportuno che si agisse con grande trasparenza e la medesima attenzione che si è posta sulla riscossione, anche sulla gestione delle spese correnti che sono state effettuate fino ad oggi”.

Capitolo a parte, rilevante nelle scelte già prese e nella definizione di quelle future, è quello da dedicare alla valorizzazione del patrimonio culturale. Ogni Taorminese ha una propria opinione a riguardo, ma sicuramente ogni Taorminese è abituato ad una sua scarsa o pressoché nulla valorizzazione. Il Patrimonio di cui disponiamo dovrebbe essere il primo elemento intorno al quale costruire una strategia turistica di destagionalizzazione, che sarebbe funzionale a creare ricchezza e benessere per la città e i suoi cittadini; i nostri palazzi potrebbero rappresentare un’opportunità per decongestionare il Corso Umberto e arricchire l’offerta che proponiamo ai visitatori. Essendo, dunque, degli elementi strategici per la città nella definizione e implementazione di una strategia, la sfida per questa Amministrazione dovrebbe vertere su come valorizzare i siti di cui siamo in possesso, (sia che ci siano stati donati sia che siano stati acquisiti dal comune nel passato) mantenendone la governance, vista la loro funzione cruciale nel definire la nostra proposta turistica.
In merito a questa tematica sono diversi i beni di cui sarebbe opportuno discutere, basti pensare al progetto di “Social Housing” legato a Casa Grandmont, una scelta che non è mai stata affrontata dal Consiglio Comunale di Taormina e sulla cui opportunità ci interroghiamo”.

“Come non ricordare, poi, la paventata dismissione della Badia Vecchia, pilastro della memoria taorminese, il cui futuro non pensiamo debba essere quello di essere ceduto al Parco archeologico di Naxos-Taormina. La nostra ambizione dovrebbe, invece, essere quella di arricchire il nostro patrimonio artistico. In tal senso, pensiamo che sarebbe un grande traguardo riuscire ad acquisire la storica stazione ferroviaria di Taormina, che una volta dismessa potrebbe essere gestita al fine di valorizzarne il valore storico e artistico del suo stile Liberty, rappresentando un luogo che perfettamente si presta alla differenziazione dell’offerta turistica”.

⁠Si rende poi necessario incoraggiare la riflessione su un ulteriore punto che riguarda la volontà dell’Amministrazione di costituire (non pochissime) società di servizi, in particolare nella forma di S.p.a. (Società per Azioni), che si occupano sostanzialmente della gestione di ogni aspetto dell’organizzazione cittadina ad esse delegabili. Ma è effettivamente la soluzione migliore per una realtà come Taormina? Un’area che non può essere ridotta alle sole azioni amministrative riguarda l’opportunità di un confronto costante con la cittadinanza e le associazioni di settore presenti sul territorio. Basti pensare al tema della programmazione turistica e della definizione di una strategia, che come abbiamo già espresso non può essere implementata con atti unilaterali di forza, ma solo attraverso la creazione di un tavolo di confronto. Taormina, non è però solo turismo, urge infatti prestare attenzione agli aspetti sociali della nostra Comunità, ambito nel quale l’associazionismo ricopre un ruolo rilevante, e che, con la creazione di un tavolo congiunto e permanente, permetterebbe all’associazionismo di fare “rete” e non di agire come “singoli””.

“Tutti questi temi e le scelte inerenti che verranno prese – conclude Progetto Ricostruzione Taormina – definiranno il futuro di Taormina, motivo per cui è fondamentale un’attenta valutazione ed una presa di coscienza da parte della cittadinanza. Proprio queste sfide, indubbiamente complicate, dovrebbero essere affrontate con l’obiettivo di creare valore a lungo termine per la nostra Comunità, rafforzando e difendendo la sua autonomia”.

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