Indipendenza dall’Unione sovietica e inizio dell’invasione russa. L’aggettivo agrodolce suonorebbe canzonatorio per descrivere il 24 agosto dell’Ucraina, che più che un anniversario rischia di essere un collo di bottiglia decisivo, in negativo, dell’invasione russa.
Il punto di non ritorno, specifica il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sarebbe unprocesso pubblico, da celebrare lo stesso 24 agosto, ai combattenti ucraini catturati nel corso dell’assedio a Mariupol. Una provocazione che Zelensky considera “inaccettabile”.
“Se questo spregevole tribunale avrà luogo, se il nostro popolo verrà portato in questi ambienti in violazione di tutti gli accordi, di tutte le regole internazionali, sarà superato il limite”, ha affermato l’ex attore.
“Questa sarà la linea oltre la quale non sarà possibile alcun negoziato. La Russia si taglierà fuori dai negoziati. Non ci saranno più conversazioni. Il nostro Stato ha detto tutto”.
Un processo provocatorio che, per quanto grave, sarebbe un elemento di una ridda di eventi, preoccupazioni e rischi che minano la celebrazione dell’anniversario di indiependenza dell’Ucraina. Che verrà celebrato con carrarmati e mezzi militari sottratti all’esercito russo.
“Dobbiamo essere consapevoli che la Russia potrebbe cercare di fare qualcosa di particolarmente violento e terribile la prossima settimana. Questo è il nostro nemico”, ha affermato Zelensky.
Fonte: Euronews