Rischiano di perdere il posto in tempo record: 6 mesi, i circa 3000 lavoratori della raffineria di Priolo in Sicilia. Nelle ultime ore il ministero dello sviluppo economico ha fatto sapere che è pronto a valutare la dichiarazione di area di crisi complessa tradotto significa: raccogliere la disperazione di un’intera provincia per non lasciare sul lastrico i dipendenti di una delle raffinerie più grandi d’Europa, l’Isab, società di diritto italiano controllata attraverso una società svizzera (Litasco) dalla russa Lukoil e grande divoratrice di greggio russo che arriva via mare, proprio quello che in sei mesi, come stabilito dall’ultimo consiglio europeo, non potrà più approdare sulle coste dei 27.
Ma a Priolo lo stop al petrolio russo significherebbe niente più lavoro con l’indotto che sarebbe fortemente colpito: il settore chimico, il porto di Agusta, dove una buona parte del traffico è legato alle petroliere, la conta potrebbe arrivare a 10mila posti di lavoro a richio. La raffineria contribuisce al 50 % del Pil della provincia.
Fonte: Euronews