Su un campione di 150 gestori balneari in Sicilia, circa il 53% degli operatori manterrà gli stessi prezzi del 2022. Il 29% prevede aumenti non superiori del 5% dei prezzi e il 15% un incremento entro il 10%. E’ quanto emerge dall’indagine della Cna balneari Sicilia, svolta principalmente in strutture con bar e ristoranti, prevede dunque che in ampia parte l’aumento non venga preso in considerazione con piccoli casi di previsione di aumento. A Taormina non si prevedono aumenti significativi e si prospettano prezzi in linea con quelli della stagione 2022.
Nel dettaglio provinciale, comunque, a Messina, Catania, Trapani e Agrigento registrano una tendenza leggermente più alta nel mantenimento dei prezzi del 2022 attestandosi al 60%, la parte rimanente del campione di imprese prevede aumenti non superiori al 5%. Invece in territori come Siracusa, Palermo, Ragusa e Caltanissetta (dove manterranno gli stessi prezzi la metà degli operatori) la quasi totalità della rimanente parte degli operatori prevede incrementi entro il 10%
“Nonostante l’inflazione, l’aumento dei costi sulle imprese, per le utenze, e per i prodotti – sottolinea Cna Balneari Sicilia – così come per i lavori e manutenzioni ma anche quest’anno gli operatori hanno reagito con attenzione senza aumentare sensibilmente i prezzi verso l’utenza”.