HomeTurismo & LifestylePIF-Forte a Taormina, ci siamo: dal Fondo Sovrano cifra choc per hotel

PIF-Forte a Taormina, ci siamo: dal Fondo Sovrano cifra choc per hotel

TAORMINA – La novità destinata a sconvolgere il mondo dell’hotellerie l’avevamo anticipata in esclusiva già nei mesi scorsi su TN24 e adesso lo scenario prende forma. Si prospettano mesi roventi nello scacchiere dell’ospitalità di lusso nostrana: non sembrano più esserci dubbi sulla fumata bianca imminente tra Pif e Rocco Forte, con il Fondo Sovrano che si prepara a dare l’assalto agli hotel italiani mettendo nel carrello della spesa anche Taormina, con investimenti pesanti nelle località iconiche del turismo nel Bel Paese e soprattutto la forza straripante di una disponibilità di spesa che appare impressionante.

Dopo una lunga procedura, lunghe trattative e due diligence, che si è chiusa lo scorso ottobre (l’intesa risaliva già a prima dell’estate) Public Investment Fund (Pif) dell’Arabia Saudita, presieduto dal Principe Mohammed bin Salman bin Abdulaziz Al Saud, ha messo un piede nei Rocco Forte Hotels. Le parti sono vicinissime e si dovrebbe così concretizzare la vendita del 49% degli alberghi di lusso, con la firma che dovrebbe avvenire entro poche settimane (forse entro fine anno) per una valutazione di 1,5 miliardi di euro.

Proprio nelle scorse ore il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, Urso, nell’ambito della missione ufficiale nella Penisola Arabica, ha incontrato a Riad i vertici del Public Investment Fund (Pif), alla presenza di personalità apicali di aziende italiane presenti in Arabia Saudita. Al centro della riunione le opportunità di investimenti congiunti nelle filiere del Made in Italy, anche attraverso il nuovo fondo strategico italiano, e gli investimenti sauditi in Italia che interesseranno molteplici settori, dall’energia ai veicoli elettrici, petrolchimico, sport, ed anche e soprattutto immobiliare, lusso ed hotellerie, con i riflessi ben immaginabili per il turismo.

Il portafoglio di Rocco Forte Hotels comprende 14 proprietà in Italia, Belgio, Regno Unito, Germania e Russia. Oltre la metà si trova in Italia, tra cui Hotel De Russie (Roma), The Savoy (Firenze) e Masseria Torre Maizza (Puglia) e il Verdura Resort (Sicilia). Altri tre sono già in cantiere, come il Carlton Hotel di Milano (la cui apertura è prevista nel 2025) e tra gli obiettivi ampiamente dichiarati ormai da diverso tempo di Sir Forte c’è anche quello di un ingresso nell’hotellerie di Taormina, per una presenza strategica nel versante orientale dell’isola, nel territorio del primo polo turistico siciliano. Forte adesso sarà azionista di maggioranza al 51% di un gruppo che, a quanto pare, avrà al 49% un socio di minoranza che si chiama Pif, ovvero il Fondo Sovrano che è sinonimo di una potenza economica incredibile da mettere sul tavolo di qualsiasi trattativa. Se così andranno le cose, Sir Forte non poteva trovare partner più solido e il nuovo asset all’orizzonte promette di rendere la sua stimata figura ancora più centrale e polarizzante nelle dinamiche globali del turismo di qualità.

Rocco Forte, presidente della catena internazionale Rocco Forte Hotels

Pif ha un patrimonio stimato in gestione di 776 miliardi di dollari. L’investimento in Rocco Forte rientra in una lungimirante strategia più ampia volta a rafforzare la presenza del regno nel settore dell’ospitalità. Il governo saudita ha annunciato che investirà 110 miliardi di dollari nello sviluppo di hotel e nel piano di investimenti c’è anche l’Italia. Avete capito bene: 110 miliardi di dollari, numeri da capogiro.

Mohammad bin Salman al Sa’ud sta per diventare socio di Rocco Forte, che così chiuderebbe un’operazione capolavoro, attraverso la quale si andrebbe a proiettare di diritto in una posizione potenzialmente dominante nel pianeta internazionale dell’ospitalità. E lo sceicco, sempre in Italia, ha un amico che si chiama Matteo Renzi, il senatore di Scandicci che nel 2016 – a quel tempo da premier – scelse Taormina come sede del G7 2017.

L’acquisizione del 49% di Rocco Forte Hotels da parte di Pif è andata per le lunghe e si è trascinata per qualche mese in più rispetto alle previsioni, per via delle complessità burocratiche da dirimere, ma dopo la firma ormai imminente che dovrebbe ratificare tutti gli accordi, a quel punto Pif potrebbe davvero ribaltare il quadro ed avviare una stagione di grandi spese nelle mete top del turismo italiano. La volontà è di andare in quella direzione.

Mohammad bin Salman al Sa’ud è pronto a sedersi al tavolo dei big dell’hotellerie del nostro Paese insieme a Sir Rocco Forte e si va a grandi passi verso un 2024 che promette importanti novità su vari fronti a Taormina. Ulteriori approfondimenti ed anticipazioni a breve sempre su TN24.

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