TAORMINA – Discorso chiuso e zero possibilità di intesa tra Mario Bolognari e Antonio D’Aveni. O forse no. La trattativa che al momento sembra ad un binario morto potrebbe ancora riservare un colpo di scena. C’è ancora qualcuno che potrebbe far tornare le parti ad un tavolo per cercare in extremis un punto di convergenza ed è Bruno De Vita, uno degli alleati di D’Aveni.
De Vita può vantare da sempre ottimi rapporti con Bolognari ed una posizione di interlocuzione privilegiata rispetto a tutti gli altri attori in campo. Il leader del gruppo “Taormina Futura” potrebbe diventare, a questo punto, la figura in grado di stemperare le tensioni e far decantare le ruggini del momento, nell’ottica di un ragionamento politico di sintesi. Non a caso già nelle scorse settimane c’è già stato un confronto al Palazzo dei Giurati tra Bolognari e De Vita.
L’ex assessore, ed ex presidente di Asm e Rete Fognante, che non ha potuto prendere parte al summit di venerdì scorso, viene considerato il “fattore x” in grado di spostare gli equilibri di una trattativa (quasi) impossibile. De Vita, con la sua esperienza ed indubbia abilità politica, potrebbe creare le condizioni di un ultimo colloquio tra i due candidati, con il primo cittadino e i suoi alleati convinti che l’ostacolo da superare non sarebbe più D’Aveni ma una parte della sua compagine.
Si parte, comunque, dalla premessa ormai abbastanza chiara che nel perimetro politico della maggioranza non ci sono più dubbi sulla ricandidatura dell’attuale sindaco e non verranno accettati altri nomi di mediazione. La maggioranza punta tutto su Mario Bolognari e sarà lui a sfidare Cateno De Luca, ritenendo che il professore sia l’unico in grado di dare filo da torcere al parlamentare e che dividersi farebbe il gioco dell’ex sindaco di Messina.
A questo punto rimane da capire se ci sono margini per un eventuale “passo di lato” di D’Aveni, a sostegno di Bolognari, o se il consigliere comunale deciderà di andare fino in fondo e candidarsi alla guida di una propria lista.
