HomeAttualità e CronacaOspedale di Taormina: reparto di Urologia da salvare

Ospedale di Taormina: reparto di Urologia da salvare

TAORMINA Rischia la chiusura l’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, uno dei reparti storici del presidio di contrada Sirina.

Da tempo c’è preoccupazione per le sorti di questo reparto e l’apprensione si e’ acuita adesso anche a seguito della decisione dell’Asp che, alla luce della carenza di organico di questa UOC, ritiene si debbano limitare al momento le attività soltanto all’espletamento delle prestazioni ambulatoriali.

Lo stop all’attività interventistica rischia di paralizzare il reparto che fu diretto in passato in modo impeccabile dal prof. Rocco Cappello – decano della sanità taorminese – e che oggi ha come primario un altro stimato professionista, il prof. Rosario Famulari.

In Urologia dovrebbero esserci almeno 5 medici ma al momento ne è rimasto soltanto uno e la situazione, evidentemente, si è fatta a dir poco complicata. La speranza è che possano arrivare in tempi brevi i quattro medici, che- almeno per tamponare l’emergenza estiva in via provvisoria – potrebbero essere reperiti dagli esuberi di altre province e quindi di altre aziende sanitarie. Si tratta di risorse umane e professionali fondamentali per poter svolgere le attività a pieno regime in un reparto che ha una vasta utenza proveniente da tutta la provincia messinese ed anche da altre zone dell’isola. L’Unità Operativa Complessa di Urologia è una delle eccellenze del presidio di Taormina ma al momento si trova in grande difficoltà per l’assenza di un numero adeguato di medici. Solidarietà è stata espressa al prof. Famulari anche da diversi pazienti che si sono detti pronti a scrivere alla Regione per cercare di scongiurare il pericolo di una chiusura di questo reparto.

L’attività ospedaliera della struttura svaria dall’aspetto medico a quello endoscopico e chirurgico. Qui arrivano pazienti provenienti dai territori di Randazzo, Piedimonte, Giarre, Calatabiano. L’attività endoscopica fornita in questi anni è stata completa ed apprezzata, ed inoltre questo reparto guarda avanti, in particolar modo alle tecnologie avanzate dotate di mini invasività. In questo reparto è stata anche effettuata un’attività operatoria rivolta i pazienti con ipertrofia prostatica e disturbi ostruttivi delle basse vie urinarie, caratterizzata dalla mini invasività e dalla ridotta degenza con minori disagi rispetto ad altre tradizionali tecniche nel post-operatorio. C’è poi l’attività di Chirurgia Laparoscopica che ha dato anch’essa risultati di rilievo, e che viene considerata cruciale per ridurre la degenza e garantire una minore invasività per patologie del rene, della vescica e della prostata. Si è lavorato in questi anni per trattare sempre più con efficacia l’utenza che in questo reparto ha trovato un valido punto di riferimento ma ora il momento è difficile e il destino dell’Urologia è vicino all’ora x.

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