TAORMINA – Spuntano nuove voci che accostano Cateno De Luca alla candidatura a sindaco di Catania e questi rumors sembrano rianimare soprattutto la politica taorminese che è parsa sin qui stordita, confusa e piuttosto preoccupata dalla discesa in campo nella Perla dello Ionio del leader di Sicilia Vera.
In particolare, alcune fonti di stampa riportano l’espressione “Mi avete messo una pulce nell’orecchio, non ci avevo pensato”, una dichiarazione che in realtà De Luca aveva fatto poche ore dopo l’esito del voto del 25 settembre scorso. Parole poi, di fatto, annacquate dalla netta posizione che De Luca prese la sera stessa di lunedì 26 settembre dichiarandosi “pronto alla candidatura a Taormina”. La sfida nella Perla dello Ionio è lanciata e nella serata di sabato 8 ottobre è previsto anche un comizio in cui De Luca spiegherà pubblicamente, in piazza IX Aprile, il suo progetto politico.
Nel frattempo De Luca ha chiesto ai suoi collaboratori e sostenitori etnei di fissare una riunione operativa ed è questa richiesta ad alimentare le nuove voci che lo riavvicinerebbero all’ennesimo ribaltamento di fronte e ad una corsa per la sindacatura alle Comunali a Catania nel 2023.
In provincia di Catania l’ex sindaco di Messina si è spinto oltre il 21%, cinque punti sopra le liste che lo sostenevano, è altrettanto vero che la sfida a Catania lo ha tentato sul serio – e d’altronde lo abbiamo evidenziato anche noi -, anche perché Catania significherebbe proiettarsi nella “madre” di tutte le battaglie deluchiane, per lui che in terra etnea ha il suo nemico giurato in Raffaele Lombardo e che da tempo ha dichiarato “guerra” politica ai vari Nello Musumeci, Ruggero Razza, Salvo Pogliese ed altri ancora. Ma De Luca ha fatto la sua scelta, rimandando ad altri appuntamenti la resa dei conti politica con i suoi avversari che da poco hanno avuto la meglio su di lui alle Regionali del 25 settembre 2022. La prossima tappa del mondo di De Luca si chiama Taormina.
La politica taorminese spera, chiaramente, in un dietrofront di De Luca, c’è chi “prega” e farebbe carte false affinché lo straniero si convinca in extremis a candidarsi in altri lidi ma a quanto pare la scelta dello scatenato di Fiumedinisi è ricaduta in via definitiva (o quasi) sulla candidatura a sindaco Taormina. Nella vita si può sempre sperare, ma in questo caso il dado pare tratto e probabilmente sull’epilogo della di questa storia la politica locale potrà soltanto “soffiare”.
