HomeAttualità e CronacaNeurochirurgia: il reparto che la politica dovrebbe pretendere a Taormina

Neurochirurgia: il reparto che la politica dovrebbe pretendere a Taormina

TAORMINA – Da tanti anni ormai si parla a più riprese di tagli all’ospedale di Taormina, si sono persi dei posti letto nel sostanziale disinteresse della politica di un intero comprensorio, che si è puntualmente limitata a qualche passerella, qualche dichiarazione per avere un pò di visibilità e “lavarsi la faccia” agli occhi dei cittadini-elettori.

Ma in tutto questo tempo, oltre alle battaglie che non sono state fatte come era lecito attendersi per difendere davvero l’ospedale di Taormina (mentre nella Tirrenica i vari “podestà” di turno della politica messinese difendono il proprio feudo a denti stretti), c’è anche una conquista che andava fatta e che avrebbe potuto e dovuto rappresentare il valore aggiunto per un ospedale, come Taormina, che ha diverse specialità e ha avuto una crescita esponenziale in termini di bacino d’utenza. Non c’è un reparto di Neurochirurgia e ad oggi i pazienti del bacino ionico-taorminese-alcantarino finiscono così a Messina o a Catania. Il che tradotto significa che il paziente è costretto a 30-40 minuti di corsa in ambulanza in un contesto dove anche pochi minuti fanno poi la differenza.

Non occorre essere profeti per avere certezza che una Neurochirurgia a Taormina avrebbe fatto e farebbe numeri importanti in termini di pazienti-utenti, con delle forti potenzialità per gli standard di produttività, che sono poi quelli tanto “cari” ai burocrati regionali e che decidono le sorti delle varie unità operative.

La Neurochirurgia, ricordiamo, si occupa di problemi legati a malattie del cervello, della colonna spinale e dei nervi. Le condizioni neurochirurgiche includono principalmente lesioni o tumori del cervello, del midollo spinale e del sistema nervoso periferico. Trattamenti microchirurgici vengono eseguiti su patologie neoplastiche cerebrali, spinali, degli aneurismi intracranici, delle malformazioni arterovenose; fra questi anche la microchirurgia ricostruttiva del plesso brachiale e dei principali tronchi nervosi. Sempre con tecnica microchirurgica in questo ambito sono affrontate le stenosi del canale vertebrale e le ernie del disco del tratto cervicale e dorso-lombare della colonna.

Non avere una Neurochirurgia a Taormina resta un vulnus e non di poco conto. La politica resta distratta ed affaccendata in altre cose. Nessuno ci pensa o si limita a qualche chiacchiera che lascia il tempo che trova. Ma un tentativo di provare ad aprire una breccia nelle maglie della politica regionale andrebbe fatte. Se non altro anche per far capire, presto o tardi, che Taormina dà ma anche vuole. Taormina ha una sua vocazione ad “allattare”, assai gradita (ed abusata) a molti, ma ha anche delle esigenze e pretende di avere delle cose. Specie se si tratta di un reparto che può salvare delle vite umane.

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