GIARDINI NAXOS – Ad un anno dalle elezioni amministrative Giardini Naxos viaggia veloce verso l’appuntamento con il voto che rappresenterà un bivio per il futuro della cittadina turistica. All’orizzonte c’è una delle tornata elettorali più importanti di sempre, gli schieramenti si preparano e la lunga volata è soltanto al suo prologo.
Resta al centro dei giochi la posizione enigmatica del sindaco in carica, Giorgio Stracuzzi, che sembra intenzionato a ricandidarsi ma sarà chiamato, presto o tardi, ad uscire allo scoperto. In tal senso, potrebbero maturare novità significative. Segnali, in particolare, da ambienti politici vicini al primo cittadino portano nella direzione di un possibile nuovo rimpasto in Giunta all’orizzonte. Alcuni esponenti dell’aggregazione che nel 2020 sostenne la candidatura di Stracuzzi si sono riuniti proprio in questi giorni e al termine del confronto sarebbe emersa la volontà di confrontarsi con il primo cittadino e convincerlo a determinare un riassetto dell’esecutivo con l’ingresso stavolta di figure politiche del luogo. “O il sindaco cambia e dà un segnale importante alla città o la consegna a De Luca”, è il monito duro ma eloquente pronunciato da una nota figura politica giardinese del fronte anti-deluchiano.
Nell’estate 2023, come si ricorderà, Stracuzzi decise di azzerare la Giunta nominata dopo il successo elettorale di tre anni prima, per nominare un esecutivo di tecnici. Ora potrebbe accadere l’opposto o almeno in parte, con una sorta di “rivoluzione a metà”. Rispetto all’attuale squadra di governo alcuni assessori potrebbero restare al loro posto, per altri l’esperienza politica, anzi “tecnica”, a Giardini Naxos potrebbe avviarsi anzitempo alla conclusione.
Stando ai rumors di queste ore, riflessioni in corso, in particolare, sulla posizione dell’assessore Ferdinando Croce, che, in caso di una sua uscita dalla Giunta, potrebbe dedicarsi meglio all’impegno di manager della sanità a Trapani, dove è stato nominato direttore generale dell’Asp. In caso di rimpasto potrebbe uscire anche Pietro Aci, nominato assessore lo scorso agosto.
Sembra, invece, solida la posizione della “vulcanica” Fulvia Toscano, che ha promosso sin qui numerose iniziative di rilievo, e di Ivano Cantello, che dopo aver scongiurato il dissesto sta impegnando gli uffici in un “tour de force” per mettere in sicurezza i conti del Comune di Giardini Naxos, e non sarebbe in discussione il vicesindaco Gioacchino Castronovo, che anche lui ha la fiducia del sindaco Stracuzzi.
Le prossime settimane diventano uno spartiacque per Stracuzzi, chiamato a tirare le somme sull’opportunità di un rimpasto e a decidere cosa vuole fare lui e che destino vuole dare alla sua compagine. Attraverso le scelte o non scelte si giocherà le chance di una ricandidatura a sindaco e in questo contesto si compirà una buona parte del destino della compagine che guida. Cambiare qualcuno e qualcosa in corsa, rimescolare le carte per imprimere uno scossone allo scacchiere potrebbe rimettere Stracuzzi in corsa, riportando lui e la sua area politica dentro una partita comunque difficile, dove pensare di compattare gli anti-deluchiani di Giardini sarà un’impresa molto complicata. Lasciare tutto invariato, come adesso, si tradurrebbe in una sostanziale resa anticipata del sindaco rispetto all’opzione di una sua ricandidatura, avviando al contempo il timer di un governo a scadenza naturale, a quel punto senza più un domani. Un anno al voto è ancora un’eternità oppure è già l’anticamera del fischio finale, è una questione di punti di vista. Tanto più nel quadro politico di una Giardini divisa e lacerata da rancori e veleni, personalismi e protagonismi di quartiere, che alla fine della fiera sembra voler ripercorrere le orme della vicina Taormina e, lentamente ma inesorabilmente, dà l’impressione di avviarsi verso una “elimination chamber”: in gergo politico paesano una gara a chi “ce l’ha più lungo”, con relativa consegna all’orizzonte delle “chiavi” di Palazzo dei Naxioti all’avanzata deluchiana.