“In Emilia Romagna “poteva essere evitata l’alluvione? No, in quelle dimensioni non poteva essere evitata. Il danno poteva essere contenuto”. Così il ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci. Un territorio “a rischio zero non esiste”, ha spiegato il ministro, ma “in sede di prevenzione abbiamo tutti il dovere di contenerlo: questo si può fare con un’attenta opera di prevenzione”. Secondo Musumeci “certa politica negli ultimi 30-40 anni ha preferito guardare alla ricostruzione piuttosto che alla prevenzione” quando invece “dobbiamo pensare alla fase preventiva con il coinvolgimento di tutti – ha aggiunto – anche di quelli che sono convinti che la prevenzione non porti voti”.
“In Italia e anche in Emilia Romagna – ha concluso – è mancata la prevenzione” ma nelle parole del ministro “non c’è nessun riferimento politico” con l’attualità perché “questo non è il tempo delle pagelle e delle polemiche”. Poi sul cambiamento climatico ha dichiarato: “Sono convinto che davanti a noi le sfide non siano legate soltanto alla capacità di competere, tra virgolette, con il cambiamento climatico” ma anche “a una cultura che è fortemente radicata e conservatrice e detto da una conservatore mi sembra un paradosso. Quando parlo di cambiamento mi riferisco anche alla mia parte politica”.
“Altro che negazionisti – ha aggiunto Musumeci – il cambiamento climatico non è un tema di ieri, c’è da almeno quindici anni e mi sorprende chi fa l’indiano perché è bugiardo. C’è stato in tutta Italia e continuerà a esserci”. Ha spiegato Musumeci “il nostro punto di riferimento è il premier che dà la linea e noi abbiamo il dovere di attuarla -ha proseguito -. Se c’è un ministero per il mare è perché lo ha voluto il premier ed è assurdo che l’Italia non debba averlo”.