HomeSaluteMorbillo, Bassetti: "Epidemia è partita, in estate arriverà il peggio"

Morbillo, Bassetti: “Epidemia è partita, in estate arriverà il peggio”

Aumentano anche in Italia i casi di morbillo e il prof. Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova avverte: “L’epidemia è partita”. In Italia sono stati segnalati 213 casi di morbillo nel primo trimestre del 2024. L’incidenza nazionale è pari a 14,5 casi per milione di abitanti (quella più elevata è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni, seguita dalla fascia 15-39 anni). L’88% dei contagi ha riguardato persone non vaccinate. E’ quanto emerge dal bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia dell’Istituto superiore di Sanità, relativa al periodo 1 gennaio – 31 marzo 2024.

Bassetti, come riporta RaiNews, osserva che “i numeri sono significativi rispetto allo scorso anno” e aggiunge che proprio questi dati “confermano che è partita un’epidemia e questo è solo l’inizio: il peggio deve arrivare e temo che sarà a cavallo dell’estate”.

Il morbillo è causato da uno dei virus più contagiosi conosciuti, il 90% delle persone suscettibili esposte a una persona infetta contrae la malattia. Si è contagiosi da 5 giorni dopo l’avvenuto contatto con il virus, a circa una settimana dopo la scomparsa delle macchie. Il contagio avviene per via aerea, tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce, o toccando gli oggetti contaminati dalle goccioline volatili.
Il morbillo può avere complicanze, più o meno gravi, in circa il 30% dei casi

Le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi e polmonite. Segnalato un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato. Il 48,8% dei casi sono stati ricoverati (104/213) e ulteriori 38 casi si sono rivolti a un pronto soccorso. L’informazione sull’ambito di trasmissione è nota per la metà dei casi segnalati. La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito familiare. Venti casi si sono verificati in seguito di trasmissione in ambito ospedaliero, 19 in ambito lavorativo, 13 casi durante viaggi internazionali e sei casi in ambito scolastico. Undici dei casi segnalati sono operatori sanitari, di cui sei non vaccinati.

Cosa può fare il singolo? “Se non si è stati vaccinati o non si è fatta la malattia, o si hanno dubbi in merito – conclude Bassetti -, basta chiedere al proprio medico curante la prescrizione per l’esame sierologico che attesta se si è immuni. Poi, se non lo si è, ci si potrà vaccinare. Tra l’altro, con due dosi, o se si è fatta la malattia, l’immunità è perenne”.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.