Dopo le recenti esplosioni in Crimea, la Russia parla apertamente di “sabotaggio”, l’Ucraina non ammette e non smentisce. Le esplosioni in Crimea, stavolta in un deposito di munizioni nei pressi della base militare russa di Dzhankoi, nel nord della penisola, stanno creando nuove tensioni e stanno preoccupando la popolazione locale. Le esplosioni di martedì sono il secondo sospetto attacco ucraino, in poco più di una settimana, alla penisola annessa dalla Russia nel 2014.
Un alto funzionario ucraino, parlando con il “New York Times” in condizione di anonimato, ha però affermato che le esplosioni nella base militare in Crimea sono state provocate da un’unità militare ucraina d’élite che opera dietro le linee nemiche.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo discorso notturno, ha avvertito la popolazione della Crimea di stare lontana dai siti militari russi.
“Chiedo a tutta la nostra gente in Crimea, in altre regioni del sud dell’Ucraina, nelle aree occupate del Donbass e nella regione di Kharkiv di prestare molta attenzione. Per favore, non avvicinatevi alle installazioni militari dell’esercito russo e a tutti quei luoghi dove immagazzinano munizioni e attrezzature e dove tengono il loro quartier generale”, ha annunciato Zelensky.
Fonte: Euronews