HomeAttualità e CronacaMattarella ci ha visto giusto: la Commissione Liquidatoria a Taormina funziona

Mattarella ci ha visto giusto: la Commissione Liquidatoria a Taormina funziona

TAORMINA – Sono arrivati a Taormina alla fine del 2021 tra qualche scetticismo e con il pensiero piuttosto diffuso che sarebbero stati i soliti burocrati poco incisivi e che magari i tre nominati avrebbero colto l’occasione per ampliare il senso dell’incarico istituzionale in una sostanziale “vacanza” in terra siciliana. E invece la Commissione Straordinaria di Liquidazione nominata per il dissesto finanziario del Comune di Taormina con decreto del Presidente della Repubblica del 25 Ottobre 2021 sta facendo bene il suo compito, svolgendo in termini sin qui impeccabili il compito ricevuto dal Quirinale.

Nell’Italia che spesso manda in giro per il paese commissari che vanno ad occupare le scrivanie ed il cui operato lascia a desiderare, va rilevato invece che in questo caso a Taormina i tre nominati, Lucio Catania, Maria Di Nardo e Tania Giallongo stanno lavorando in modo corretto e trasparente.

I componenti della Commissione Liquidatoria si stanno concentrando sulla spinosa situazione dei crediti e debiti del Comune e i numeri si commentano da soli: da una parte c’è il fardello di 30 milioni di euro di tributi non riscossi dall’ente e dall’altro ci sono 305 creditori che si sono fatti avanti per un ammontare di 63 milioni di euro (comprensivi del caso ex Impregilo, ora WeBuild). E’ un lavoro silenzioso ma efficace quello che sta portando avanti la Commissione e questi professionisti un segnale importante lo hanno dato, sulla questione dei tributi. La società di riscossione dei crediti (che è stata incaricata dalla Giunta in carica) aveva bloccato i conti dei morosi, aveva anche previsto il pignoramento presso terzi degli immobili. A quel punto è scoppiato un pandemonio e la Commissione (va detto che sul tema c’è stata anche una corretta mediazione del sindaco) ha risolto il caso disponendo dei piani di rateizzazione con un arco temporale massimo di 36 mesi. In sostanza da un lato è stata data un’ultima chance a chi non è in regola, ma dall’altro è stato anche chiarito in modo perentorio che la “festa” è finita e in caso di ulteriori mancati pagamenti stavolta scatterebbe in via definitiva lo stop ai conti, i pignoramenti e tutto ciò che la legge consente. Il messaggio che bisogna pagare è passato e i morosi, a quanto risulta, stanno versando le somme che mancavano all’appello, è in corso la stipula dei piani di rateizzazione e c’è pure chi ha già versato somme consistenti.

La Commissione Liquidatoria incaricata da Mattarella (che, ricordiamo, ha accolto la proposta di nomina avanzata il 15 ottobre 2021 dal Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese) ha scelto in questi mesi la via (apprezzabile) dei fatti e dei risultati, sta operando con un apprezzabile modus operandi che contempera “bastone” e “carota” ma soprattutto all’insegna del “low profile”, tenendosi distinta e distante dalla tentazione dei facili presenzialismi, dal clamore dall’aria mondana di Taormina e dalle sterili chiacchiere in libertà che troppo spesso accompagnano chi opera da queste parti.

Per il resto, a spiegare il senso e i contenuti della complessa attività in corso, che richiederà ancora tempo e pazienza, è in sintesi proprio quanto reso noto da Catania, Di Nardo e Giallongo.

“La Commissione sta lavorando, nel contempo, al risanamento della situazione economico-finanziaria del comune di Taormina ed ad assicurare il concorso dei creditori nella liquidazione, sulla base dei rigorosi criteri fissati dalla legge. A concorrere a determinare la situazione di dissesto dell’Ente, con conseguenze pesanti sui cittadini e sulle sue prospettive di sviluppo della città, è stata anche la costante e rilevante evasione dei tributi locali. Per consentire il risanamento dell’Ente, la Commissione deve acquisire alla massa attiva il pagamento di tutti quei tributi non riscossi che contribuiranno a soddisfare al meglio possibile le giuste attese dei creditori del Comune. In questa azione è importante che l’agente della riscossione individuato dall’Amministrazione Comunale, prima dell’insediamento della Commissione Straordinaria, ponga in essere tutte le azioni di recupero previste dalla legge (fermo amministrativo, pignoramento presso terzi, etc.). L’importo iniziale che l’Amministrazione Comunale ha affidato all’agente della riscossione, Sogert, è di oltre sei milioni di euro. Di questi 5,7 milioni di euro sono relativi all’Imu per gli anni dal 2012 al 2017 mentre 310 mila euro sono relativi alla tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”.

“La Commissione Straordinaria di Liquidazione, visto il provvedimento già adottato dall’Amministrazione Comunale, ha ampliato il raggio di azione della So.ge.r.t. affidando all’agente anche la riscossione dell’imposta di soggiorno per gli anni di propria competenza. Dai sei milioni di importo totale, l’agente della riscossione ha già dovuto sgravare la somma di 321 mila euro, mentre sono risultati irreperibili i debitori di 218 mila euro. La Sogert ha quantificato come inesigibili, per diverse ragioni (fallimenti, cessazione, etc.) quasi tre milioni di euro. Su queste somme, però, la Commissione Straordinaria di Liquidazione vuole effettuare degli approfondimenti per verificare se si tratta effettivamente di somme inesigibili, oppure semplicemente di somme di difficile riscossione”.

La Commissione dovrà, poi, anche relazionare alla Corte dei Conti sulle eventuali responsabilità
che hanno determinato l’inesigibilità delle somme. Per venire incontro agli operatori commerciali, specialmente quelli del settore turistico, la Commissione Straordinaria ha adottato una delibera per la rateizzazione dei crediti”.

“La stessa Commissione provvederà a rateizzare direttamente i crediti di propria competenza che
ancora non sono stati trasferiti alla So.ge.r.t. e non sono confluiti in ingiunzioni di pagamento.
I tributi che non sono stati pagati spontaneamente e nemmeno in seguito ad avviso di accertamento,
sono confluiti in ingiunzioni di pagamento ed in questo caso qualsiasi decisione sulla rateizzazione
spetta alla Sogert. La Commissione ha avviato un’interlocuzione con l’Agente della riscossione per attuare un’efficace azione di recupero dei crediti, senza compromettere il tessuto economico di Taormina”.

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