Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Sarea, ha dichiarato sabato che sono stati presi di mira una serie di cacciatorpedinieri statunitensi nelle acque del Mar Rosso e del Golfo di Aden, utilizzando 37 droni. Il Comando Usa per il Medio Oriente (Centcom) ha confermato di aver risposto agli attacchi e di aver abbattuto 15 droni dei ribelli , definendo l’azione una minaccia “su larga scala” per le navi mercantili e militari nella regione.
Secondo il canale tv Al-Masirah, controllato dagli Houthi, nell’attacco al Golfo di Aden è stata presa di mira anche la nave Propel Fortune, battente bandiera di Singapore. Anche se i missili non hanno raggiunto la nave, l’episodio è stato considerato uno degli attacchi più ampi dei ribelli contro le navi commerciali. Il Dipartimento dei lavoratori migranti delle Filippine ha confermato intanto giovedì la morte di due connazionali dopo l’attacco alla nave mercantile True Confidence nel Golfo di Aden, che ha provocato la morte di un’altra persona di origini vietnamite e il ferimento di altri due membri dell’equipaggio. L’imbarcazione è stata abbandonata dopo l’attacco. Stessa sorte per la Rubymar, colpita nel Mar Rosso. Il grosso cargo è affondato vicino alle isole Hanish: alto il rischio per l’inquinamento ambientale.
Nonostante la crescente pressione internazionale, i ribelli Houthi hanno ribadito la loro determinazione a continuare gli attacchi contro le navi che ritengono legate a Israele nel Mar Rosso. Le azioni degli Houthi continuano a suscitare preoccupazioni per la sicurezza delle rotte marittime e delle navi nella regione. Ma i ribelli hanno assicurato che continueranno i loro attacchi finché Israele non fermerà la sua guerra a Gaza.
Fonte: Euronews Italia
