HomeSportMaldini: "Milan senza ideali. Mi hanno licenziato senza un motivo"

Maldini: “Milan senza ideali. Mi hanno licenziato senza un motivo”

Paolo Maldini rompe il silenzio. La bandiera del Milan va all’attacco dell’attuale dirigenza rossonera dopo la fine del suo rapporto con il club, sancito la scorsa estate da divergenze con la proprietà di Gerry Cardinale. “Ogni giocatore che è stato preso è stato scelto da me, Boban e Massara, ogni scelta condivisa con l’ad e con la proprietà – ha detto Maldini – Ma la firma era sempre di qualcun altro che avallava l’operazione. Più o meno sono 35-40 i giocatori del nostro ciclo e io non ho firmato i contratti per nessuno di loro, neanche per quelli in prestito, perché non avevo il potere di firma, non l’ho mai voluto”.

Parole pesantissime che infiammano il clima. “Questo Milan è senza amore e senza ideali”, tuona Maldini, che innesca un vero e proprio regolamento di conti con il club e lo fa nel momento più difficile della stagione rossonera. Il Milan è ormai quasi fuori dalla Champions e in campionato rischia lo scivolone definitivo in classifica che potrebbe allontanarlo dalle posizioni di vertice. Maldini è un fiume in piena: “Tante soluzioni proposte non sono state approvate: mi è stato detto di no tantissime volte – spiega – A volte mi dicevano semplicemente di no, a volte veniva ridimensionato il budget. Nelle riunioni sentivo spesso: ‘Io non capisco niente di calcio’, ma alla fine c’era sempre un però”.

“Cardinale mi chiedeva vincere la Champions. Spiegai che serviva un piano triennale. Da ottobre a febbraio l’ho preparato con Massara e con un mio amico consulente: 35 pagine di strategia sostenibile e necessità del salto di qualità, mandate a Gerry, a due suoi collaboratori molto stretti e all’ad Furlani”. Risposte? “Nessuna”.

“Poi il 5 giugno 2023 Cardinale mi disse che io e Massara eravamo licenziati. Gli chiesi perché e lui mi parlò di cattivi rapporti con l’ad Furlani. Allora io gli dissi: ti ho mai chiamato per lamentarmi di lui? Mai. Ci fu anche una sua battuta sulla semifinale persa con l’Inter, ma le motivazioni mi sembrarono un tantino deboli. Le cosiddette assumptions, gli obiettivi stagionali, erano: ipotizzando l’eliminazione dalla Champions, un turno passato in Europa League e la qualificazione alla Champions successiva. Quella semifinale ha portato almeno 70 milioni di introiti in più e l’indotto record di sponsor e ticketing. L’attivo di bilancio appena approvato è relativo all’esercizio 2022-23, con le assumptions abbondantemente centrate”.

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