HomeAttualità e CronacaLiceo di Giardini Naxos al gelo, gli studenti scioperano (VIDEO)

Liceo di Giardini Naxos al gelo, gli studenti scioperano (VIDEO)

GIARDINI NAXOS – Arriva il freddo e gli studenti del Liceo Scientifico e Linguistico Caminiti-Trimarchi si ritrovano senza riscaldamenti per l’inerzia della Città Metropolitana di Messina, proprietaria dell’immobile di contrada Moscatella. Per questo gli studenti stamattina hanno deciso di scioperare e manifestare il loro (comprensibile) dissenso sulla vicenda.

“A gennaio termosifoni spenti, basta disagi per gli studenti”, “Siamo terra di sole e mare ma al freddo non si può stare”. Sono solo alcuni dei cartelli esposti da ragazzi e ragazze che hanno manifestato la loro amarezza e la loro rabbia per l’accaduto.

Ci sarebbe quasi da sorridere se non ci fosse da piangere di fronte al paradosso di una scuola dove a dicembre-gennaio non funzionano i riscaldamenti, intanto le classi restano al freddo e magari si pensa di sistemare tutto più avanti, al tramonto dell’inverno.

In questo istituto scolastico risulta che la Città Metropolitana abbia accertato nell’aprile 2023 che la caldaia non era a norma. Dunque, via la vecchia caldaia, e poi? Il nulla, la sostituzione non c’è stata e la nuova caldaia ad oggi non è stata installata. La dirigente del Liceo Scientifico e Linguistico Caminiti-Trimarchi, Manuela Raneri, ha segnalato la problematica all’ex Provincia regionale di Messina, che per tutta risposta ritiene debba essere la scuola ad intervenire. Le famiglie degli studenti, con il Consiglio d’Istituto e i rappresentanti, a loro volta, hanno interloquito con la scuola per evidenziare lo scenario preoccupante che si andava delineando.

Morale della favola: da inizio dicembre i rappresentanti d’Istituto hanno intensificato il loro pressing per avere risposte sulla problematica, che interessa circa 400 studenti, avendo consapevolezza che poi a gennaio non ci sarebbero state le condizioni ottimali per lo svolgimento delle lezioni nel periodo più freddo dell’anno. “E’ una situazione inaccettabile – spiegano i rappresentanti d’Istituto, Erika Tuccio e Riccardo Lapi a TN24 -. Non si può pensare di far andare i nostri figli a scuola nel periodo più freddo dell’anno senza il funzionamento dei riscaldamenti per la mancata risoluzione di una criticità che era nota ormai da diversi mesi e sulla quale un intervento poteva e doveva essere effettuato per tempo, al fine di ripristinare l’impianto. Chiediamo che si intervenga al più presto e che si provveda adesso per consentire che i nostri figli possano fare lezione in aule riscaldate, non al gelo come ora. Non è pensabile che l’emergenza venga risolta quando sarà finita la fase in cui le temperature sono più rigide”.

Il senso della questione ora ruota attorno alla tempistica e al “chi farà cosa”. Si ipotizzano, bene che vada, un paio di settimane per una svolta e ci auguriamo che non sia così. Il problema va risolto subito. Il costo per l’intervento, secondo quanto evidenziano i rappresentanti d’istituto, ammonterebbe a 10-12 mila euro circa. Va anche rilevato che l’ex Provincia regionale di Messina in questa stagione politica è guidata da un direttore generale, il deluchiano Salvo Puccio, che ha casa a Giardini Naxos (e a Taormina) e conosce questo territorio. Sul tema questa mattina proprio il dg dell’ex Provincia si è già trovato al centro di un’accesa polemica social con l’ex consigliera comunale di Giardini Naxos, Alessia Barbagallo e ha precisato, in sostanza, che le manutenzioni non competono all’ente messinese.

La Città Metropolitana, però, a questo punto, non può defilarsi e limitarsi a lasciare il “cerino” in mano alla dirigente scolastica, invitandola a farsi carico dell’intervento con il bilancio della scuola. Non ci si può nemmeno fermare alla declinazione della formula del “non abbiamo le risorse”, che stride in termini significativi con il sottolineare che “la Città Metropolitana è tra gli enti che ha ottenuto i più cospicui finanziamenti sugli edifici scolastici“.

Siamo fiduciosi che una soluzione, in un modo o in un altro, la si troverà e che il dg Puccio si attiverà, tenendo fede alle aspettative di un territorio che è anche il suo e anche perché il futuro potrebbe, chissà, vederlo in altre posizioni di prestigio, visto che figura nella rosa dei “papabili” candidati di De Luca a sindaco di Taormina o Giardini Naxos e il leader di Sud chiama Nord lo vorrebbe, soprattutto, come capo della macchina burocratica alla Regione Siciliana.

Nel frattempo l’ex Provincia non ha più le risorse del passato e questo è vero, ma deve pur giustificare la sua esistenza e fare la propria parte in queste circostanze. Fare di necessità virtù. E se poi non è possibile dare risposte pratiche, allora – al netto di tutti i discorsi politici – rimane una sola, semplice, cosa da fare: chiudere subito i cancelli di Palazzo dei Leoni e andare tutti a casa.

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