HomeItalia - EsteriL'Europa ci costa 6 mila euro a testa

L’Europa ci costa 6 mila euro a testa

“Europa, quanto mi costi”, verrebbe da dire a vedere i risultati che produce (o non produce, a seconda dei punti di vista) Bruxelles e di ciò che tuttavia finisce per togliere alle tasche dei cittadini. Circa 3000 miliardi l’anno fino al 2032 con un impatto di 6700 euro l’anno per ogni cittadino europeo. Ecco il costo della “non Europa”; ecco il risparmio pro capite che si realizzerebbe se l’Unione fosse pienamente unita in settori nevralgici della società: dalla transizione ecologica ai trasporti, dalla difesa al lavoro.

“La società europea si trova ad affrontare sfide quali i cambiamenti climatici, i conflitti geopolitici, l’erosione dei principi democratici e le disuguaglianze sociali. E ci attendono altre possibili crisi: economica e sanitaria. Tali sfide possono essere affrontate al meglio con una risposta comune da parte degli Stati membri, piuttosto che con un’azione non coordinata, frammentata o isolata”, si legge in un report dell’Eurocamera.

I settori dell’Europa poco unita analizzati dal Servizio di ricerca del Parlamento europeo sono in totale dieci. Il più rilevante dal punto di vista del risparmio è quello del mercato unico e trasporti, che porterebbe ad ogni cittadino 1.400 euro in più in tasca. L’obiettivo sarebbe quello di intervenire sulla semplificazione amministrativa e sull’armonizzazione delle regole. A seguire c’è la transizione verde, con 980 euro a testa. Un maggiore investimento sull’energia pulita porterebbe anche alla creazione di posti di lavoro. Poco meno, 860 euro, per la trasformazione digitale, soprattutto per le Pmi. Una cifra simile, 750 e 720 euro, invece, per l’occupazione e coesione sociale e per l’unione monetaria.

Da notare gli elementi caratterizzanti di questo report per quanto riguarda la parità di genere, che farebbe risparmiare 630 euro a cittadino. Le donne infatti ricevono una retribuzione in media più bassa del 12% rispetto agli uomini. La salute ammonta invece a 460 euro e il consiglio è quello di unificare i provvedimenti sanitari, come durante la pandemia di Covid. Insomma l’Europa non risolve i problemi dei cittadini, semmai alleggerisce le tasche dei contribuenti. E bisognerebbe anche e soprattutto chiedersi a cosa serve questa Europa che da due anni a questa parte non è capace nemmeno di fermare la guerra in Ucraina e non mostra una parvenza di strategia per mettere fine a questa invasione della Russia, che continua a causare morti, povertà e devastazione di un intero Paese. Un conflitto nel cuore di un’Europa debole, divisa e senza un briciolo di progettualità.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.