HomeBreaking NewsLazio, Bianchi: “Faremo il reddito di cittadinanza regionale”

Lazio, Bianchi: “Faremo il reddito di cittadinanza regionale”

ROMA (ITALPRESS) – Ambiente, sanità, trasporti, ma anche lavoro, sostegno al reddito e autonomia differenziata sono i temi trattati dalla candidata alla presidenza della Regione Lazio per il MoVimento 5 Stelle, Donatella Bianchi, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’Agenzia Italpress. Per Bianchi sarà necessario fin da subito guardare al “rilancio del lavoro” ma anche attenzione alle “fasce più deboli” e alla troppa disoccupazione. Servirà “un sostegno dove non è possibile da subito la reintroduzione nel mondo del lavoro. Penso al Reddito di cittadinanza regionale, io non faccio promesse da campagna elettorale ma ho fatto i conti, ci sono più di 2 miliardi per la Regione Lazio di un fondo europeo che ci consente di reintrodurre un sostegno come il Reddito di cittadinanza in Regione, ci sono 350mila percettori che resteranno senza sostegno tra pochissimi mesi. Questa è dignità e dobbiamo garantirla, lo possiamo fare come Regione e metteremo in atto tutte le misure per questo, cercando poi di stimolare la reintroduzione nel mondo del lavoro”, aggiunge.
La candidata del M5S spiega poi la sua “ricetta” per la sanità della Regione: territorialità, maggiore personale all’interno degli ospedali, psicologo di base. “La sanità territoriale, bisogna partire da lì affinchè i pronto soccorso e gli ospedali non diventino un imbuto di tutti i problemi che possono essere diagnosticati e curati prima. Bisogna ripartire dalla medicina territoriale. Ripartiamo dal pubblico e rendiamo il privato complementare e non competitivo. La pandemia cosa ci ha insegnato? Che non ne siamo usciti migliori se durante la pandemia definivamo medici e infermieri ‘i nostri angelì e poi ce li siamo dimenticati – prosegue – sono precari e hanno stipendi da fame, costretti a lavorare facendo turni su turni addirittura entrando in competizione con chi viene chiamato dall’esterno. Bisogna incentivare alcune figure che sono chiave per far tornare i medici nei nostri ospedali perchè ne mancano troppi. Manca lo psicologo di base, altro problema drammatico che ci ha lasciato la pandemia e che diventa una figura necessaria”.
Poi l’ambiente, tema centrale nella vita di Bianchi. “L’ambiente è tutelare quel bene che la nostra Costituzione dall’anno scorso ha inserito tra i principi e che è trasversale a tutta una serie di scelte strategiche ed economiche. Vivere in armonia con la natura facendo una serie di scelte strategiche che ci portino in quella direzione che oggi crea economia. Il punto da cui partire: uno sviluppo di questa Regione ma in chiave di sostenibilità”. Secondo Bianchi poi l’annosa questione dei rifiuti nella Capitale non è risolvibile con il termovalorizzatore: “Noi stiamo dicendo che il termovalorizzatore risolve il problema dei rifiuti sotto casa, non mentiamo”. La strada è quella di “realizzare degli impianti più piccoli e di prossimità mirati a quella quota di indifferenziata che noi dobbiamo smaltire, è anche ciò che il Pnrr ci conferma dicendo che non si fanno investimenti su termovalorizzatori ma su altre tecnologie e siti di smaltimento”.
Per quanto riguarda la mobilità la candidata del M5S evidenzia le condizioni in cui tantissimi pendolari sono costretti a raggiungere Roma ogni giorno e sottolinea la necessità di “ripartire dalla riorganizzazione dei trasporti su ferro che è quello che ci dice l’Ue e che è la mobilità migliore per i pendolari”. Poi un commento sul ddl varato ieri dal Consiglio dei Ministri sull’autonomia differenziata che per Bianchi “è stata pensata male, una bozza riscritta quattro volte e oggi siamo qui e non sappiamo dove saranno le coperture per colmare le arretratezze e i gap che esistono già. Andiamo avanti con colpi di mano su progetti che rischiano di stravolgere e spaccare il nostro Paese? Non capisco come la premier continui a dire che l’autonomia unisca l’Italia. E’ un modo anche arrogante di imporre le cose, le autonomie differenziate premiano Fontana in Lombardia, un regalo che si fa alla Lega proprio in funzione di una scadenza elettorale, ma perchè farlo quando ci sono delle elezioni in corso? Almeno si poteva aspettare il 12 febbraio”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

 

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