HomeAttualità e CronacaLa Giara, Pennisi al contrattacco: "Gara valida, non ci arrendiamo"

La Giara, Pennisi al contrattacco: “Gara valida, non ci arrendiamo”

la protesta di Tony Pennisi nel luglio del 2024

TAORMINA – Domenica scorsa ha dato vita ad un confronto acceso con l’Amministrazione nel corso della manifestazione pubblica “A te il microfono”, ora torna alla carica e promette: “Non ci arrendiamo, vogliamo che il Comune si confronti con noi senza pregiudizio e che soprattutto prenda atto che l’esito di una gara non può essere bypassato”. Così l’imprenditore Tony Pennisi, responsabile della società La Giara GT Srls, fa sapere di non voler mollare la presa sul destino de La Giara, lo storico night per il quale il Comune ha deciso di annullare l’appalto che ne disponeva l’affidamento per 6 anni in locazione, iter a suo tempo indetto dalle precedenti Amministrazioni. La Giara ora potrebbe essere dismessa dal Comune, che ha dato la sua disponibilità per la cessione del bene al Parco di Naxos-Taormina.

“In occasione del mio intervento in piazza Duomo – spiega Pennisi – alla fine mi è stato tolto il microfono e non mi è stato consentito di replicare. Intanto voglio precisare che non ho mai minacciato nessuno, ho sempre rispettato tutti. E’ chiaro che si tratta di una vicenda nella quale ci sono anche momenti di tensione perché stiamo lottando affinché vengano riconosciuti i nostri diritti. Abbiamo presentato, tra l’altro, una denuncia per mancata consegna dei documenti inerenti alla gara, come da richiesta protocollata ad ottobre 2023”.

“Il segretario generale – spiega Pennisi – ha affermato domenica scorsa: “….C’è un giudizio pendente al Cga e l’impugnazione è stata proposta dal primo aggiudicatario, quindi il secondo oggi non può vantare alcun diritto o interesse legittimo…”. Ci permettiamo di dire, con il dovuto rispetto, che non è così. Il Tar ha prima escluso chi ci aveva preceduto nell’esito iniziale della gara e poi non ha accolto il loro secondo ricorso, confermandone l’esclusione dalla gara. Ciò, quindi, lasciando una sola ditta in gara, ovvero noi, per l’assegnazione della gara. Possiamo vantare tutti i diritti del caso. Il ricorso pendente al Cga da parte della società esclusa non blocca la prosecuzione dell’iter di gara”.

“Per quanto riguarda la gara si è detto che manca la determina a contrarre, senza la quale una procedura a evidenzia pubblica non può essere neanche iniziata. E allora ci chiediamo e avremmo voluto chiedere in piazza Duomo: chi aveva aggiudicato alla nostra società la gara nel febbraio del 2023, adeso ritiene che debba essere annullata: perché?“.

DEA068BE 73D5 4C10 8F02 0ADAC6E3E067

“La determinazione dirigenziale n. 17 del 14/02/2023 avente ad oggetto “Assegnazione in locazione dell’immobile comunale ubicato a Taormina in Vico La Floresta n.1 denominato “La Giara” – Provvedimento di aggiudicazione” dispose di “Approvare il Verbale di espletamento gara del 30 dicembre 2022 con la quale si propone l’aggiudicazione della procedura di gara di cui trattasi, alla società La Giara GT s.r.l.s.” e dispose di “Aggiudicare alla società La Giara GT s.r.l.s., la locazione dell’immobile La Giara”. La determina del 14/02/2023 è a firma del responsabile di area, Giuseppe Bartorilla (presidente della Commissione di gara), che allora come adesso è il segretario generale del Comune di Taormina. E ci teniamo a ribadire he il Tar si è espresso confermando che la gara è valida, pertanto non vi sono motivi validi per sospenderla. Ho anche detto in piazza Duomo che chiediamo al Comune di sapere che fine abbia fatto un fascicolo, il 4/95″.

“E ancora: ci viene detto che “A monte manca una determinazione in base alla quale l’organo tecnico avrebbe dovuto determinare la correttezza dell’azione amministrativa e il canone a base d’asta” e che “altro vizio riguarda il canone di locazione, stimato per 60 euro al metro quadrato, è stato poi scontato del 68% e ci ritroveremmo oggi a locare un bene a 19,2 euro al mq, a fonte di una perizia tecnica che abbiamo commissionato e stima il valore del bene a 150 euro al mq”. Ebbene, esiste una perizia tecnica redatta da un geometra, esperto incaricato dal Comune, dove si sostiene l’opposto di quanto si afferma ora per motivare la volontà di annullare la gara. Testuale affermazione del professionista nella perizia: “…..Infine, si evidenzia, come già esposto al paragrafo 2.0, che allo stato attuale non è possibile utilizzare l’immobile, per cui al fine di rendere usufruibili e agibili i locali dell’immobile ad uso commerciale, gli stessi necessitano di “una ristrutturazione importante e pesante”. Quindi, a parere del sottoscritto tecnico estimatore, al fine di rendere più probabile il valore di locazione dell’immobile è da applicare un abbattimento del canone di locazione “determinato e stimato a discrezione” pari a circa il 20% del valore unitario del canone mensile al metro quadrato di superficie netta, in modo tale da consentire ad un probabile locatario di ammortizzare nell’arco temporale di 10-12 anni (durata di un contratto ad uso commerciale), i costi da sostenere per la riattivazione dell’immobile, nel caso in cui si intendesse porre a carico del locatario tali costi e spese….”.

“Il tecnico, incaricato dal Comune, in sostanza, rileva che alla luce dei lavori di ristrutturazione da eseguire per rendere a norma La Giara, il canone doveva essere abbassato. E allora il canone di 13.500€ al mese è arrivato dopo che il primo bando di gara ad un importo di 16.000 € era andato deserto. A quel punto si è proceduto col ribasso come legge prevede”.

“Non siamo fuori legge per la questione del capitale sociale da 1 euro, è una cosa legale. La nostra società ha portato e protocollato tutte le garanzie che erano richieste dal bando, tre mensilità con assegno circolare, e una polizza assicurativa di 159.000 € che copriva un anno di locazione in anticipo. Ma noi abbiamo fatto di più oltre alla copertura finanziaria e abbiamo pensato anche ad un nome di prestigio per rilanciare l’immagine della Giara. Ci siamo espressi anche su questo, con la volontà di dare nuovo prestigio a questo bene che ha una grande storia e merita un rilancio all’altezza della sua fama”.

“Infine, ci vengono contestati dei debiti tributari presunti – conclude Pennisi -. Ma chi oggi ci contesta questo debiti, in precedenza aveva verificato la posizione della nostra società e che eravamo in regola con i tributi, come da esito della determina dirigenziale del 14/02/2023. Quell’atto è un passaggio fondamentale per riconoscere la validità della nostra posizione e per legittimare l’aggiudicazione della gara e l’affidamento del bene. E allora noi non ci arrendiamo e lo diciamo con amarezza per quello che sta accadendo ma anche con determinazione a voler continuare a lottare per La Giara. Siamo di fronte ad una situazione piena di paradossi e chiediamo che ci sia coerenza nella valutazione della procedura, in ottemperanza agli atti amministrativi già esitati dal Comune in precedenza. Oltre il nostro legittimo interesse è in gioco il futuro di un bene che rappresenta a pieno titolo un pezzo di storia della Città di Taormina”.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui