TAORMINA – “All’età di 6 anni mia madre mi ha portato in ospedale a Enna perché avevo delle macchie su tutto il corpo, e da lì è iniziato il mio calvario. Alla fine mi hanno salvato i medici del Ccpm di Taormina”. Le parole sono quelle di Jessica, una ragazza di 15 anni, di Enna, che così racconta la sua storia a TaorminaNews24.
“Ad Enna non capivano cosa avessi realmente – spiega Jessica – e l’unica cosa che dissero è che si trattava di una vasculite, o allergia. Non dovevo scendere dal letto perché se sbattevo rischiavo un’emorragia, e purtroppo ho sbattuto e cominciato a vomitare sangue. Mi hanno messo una flebo ma con un errore sul farmaco utilizzato, da lì sono finita in ospedale a Palermo, dove sono stati molto bravi a scoprire il mio problema e infine sono stata portata all’ospedale San Vincenzo di Taormina”.
“A Taormina mi stata diagnostica la quartazione aortica severa e valvola bicuspide con lieve insufficienza. Mi davano solo un mese di vita. Ma ho iniziato i controlli sino a quando, ad agosto, è stato fatto un cateterismo e si è visto che la valvola non funzionava bene. Allora i medici hanno deciso di intervenire, e in quel momento sono andata in panico. Grazie a mia mamma che mi ha dato speranza e coraggio, ma anche con il sostegno dei medici, mi sono fatta forza per affrontare quel momento”.
“L’8 agosto ho fatto l’intervento e grazie a Dio e alla bravura dei chirurghi, medici dalle mani d’oro, mi è stata praticata una chirurgia plastica alla valvola, e da allora si sono visti i miglioramenti e dopo nove anni mi sono state tolte le pillole della pressione. Ma quello che voglio sottolineare è l’amore, la cortesia, la gentilezza gli abbracci e parole di conforto da parte dei medici, infermieri, oss e caposala. Ringrazio Dio per il fatto che esiste un centro di eccellenza e voglio che continui a rimanere a Taormina, perché oltre la mia storia c’è il destino in bilico di molti bambini che hanno bisogno delle cure da poter effettuare in questo centro di alta eccellenza. E’ una struttura che può salvare molte vite, e l’eccellenza dei medici, l’amore e la gentilezza, sono cose che non si trovano da altre parti”.
