HomeSiciliaItalia più forte dei "veleni" di Siracusa: il sindaco sfida il predecessore

Italia più forte dei “veleni” di Siracusa: il sindaco sfida il predecessore

Siracusa si conferma luogo di straordinaria bellezza ma anche una “centrifuga”, con la politica locale che, da tanti anni a questa parte, ha una permanente propensione alle conflittualità, anziché cercare una sintesi per affrontare le criticità e valorizzare le eccezionali potenzialità del territorio. La località aretusea fa i conti con una contesa di potere in servizio permanente, che poi finisce per riflettersi in termini negativi sulla città e a questo “gioco al massacro” non ci sta più il sindaco Francesco Italia, che in una nota risponde per le rime al suo predecessore Giancarlo Garozzo.

Sono lontani, lontanissimi, i tempi in cui Garozzo, nella scorsa legislatura era il sindaco e Italia il suo vice. Garozzo ha preso le distanze da Italia e lo ha contestato a più riprese. L’attuale sindaco ha replicato più volte sui vari punti, evitando tuttavia di esasperare lo scontro e cercando di non portare la diatriba sul piano dei veleni personali.

Stavolta l’attuale sindaco di Siracusa, consapevole dei risultati importanti ottenuti in questa legislatura, prova a mettere un punto alla questione: invita il suo “ex alleato” ad uscire allo scoperto, valicare il confine poi sterile della polemica e rimettersi in gioco alle prossime elezioni amministrative del 2023.

Italia, alle Politiche dello scorso 25 settembre, aveva rinunciato all’opportunità di un seggio praticamente garantito a Roma con Azione, declinando con garbo la proposta del leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, per rimanere ancora alla guida di Siracusa, dove in questi anni si è fatto apprezzare e vuole continuare il suo lavoro.

Il sindaco Italia prepara la candidatura al vertice di Palazzo Vermexio e lancia la sfida a Garozzo.

“Ho sempre cercato in questi anni di evitare di rispondere al sindaco Garozzo – spiega Italia – per rispetto di una storia che non rinnego e della quale, a differenza di lui, continuo ad avere rispetto. Ma non offro lezioni di stile a chi dimostra ancora una volta di non averne. In effetti, in questi anni, di consigli interessati l’ex sindaco ha cercato di farne arrivare parecchi attraverso gli assessori della giunta. “Consigli” che ho rispedito opportunamente al mittente”.

Da qui l’affondo finale di Italia: “Ma di questo e di tanto altro, se proprio ci tiene, avremo modo di parlare diffusamente in campagna elettorale. L’unica domanda che sorge spontanea: è perché non pensa di ricandidarsi? Mi auguro che dopo cinque anni trovi la forza d’animo che gli mancò nel 2018 e magari anche una carica più autorevole da cui continuare a dare consigli, non richiesti. Magari anche a se stesso”.

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