HomeAttualità e CronacaIsola Bella, ticket sì o no? Il finale è già scritto

Isola Bella, ticket sì o no? Il finale è già scritto

TAORMINA – Un ticket di ingresso ad Isola Bella per arginare la ressa estiva e il gran pienone delle centinaia di persone che affollano la Riserva Naturale Orientata. Se ne parla ormai da anni e la questione è tornata prepotentemente d’attualità anche nell’anno appena trascorso. L’argomento è destinato a riproporsi con puntualità svizzera all’avvento della stagione del bel tempo, con il solito carico del confronto tra chi è favorevole e contrario all’idea. Da una parte chi evidenzia la fragilità ambientale di un luogo da difendere e da tutelare dall’assalto di tanti visitatori che affollano la spiaggia, dall’altra parte gli operatori economici che non ne vogliono sapere dell’idea del ticket e neanche di ingressi contingentati. Chi avrà ragione? Ma soprattutto come finirà la contesa?

L’impressione – ma potremo sbagliarci – è che alla fine, in ogni caso, non accadrà nulla e non cambierà niente. Con molta probabilità, anzi questo è certo, a Taormina si vedrà un’altra stagione estiva all’insegna del turismo di prossimità e con l’Isola Bella strapiena di visitatori (ma in verità era così già prima della pandemia) e la sensazione è che non verrà introdotto alcun ticket. La Regione Siciliana ci ha provato qualche anno fa, era andata anche piuttosto vicina al far diventare realtà questa discussa novità ma poi ha tirato il freno a mano e da quel momento tutto si è fermato alle intenzioni, alle ipotesi e alle dispute mediatiche.

Ma il problema che viene posto da chi sollecita la difesa dell’ecosistema di Isola Bella e di questo luogo meravigliosa merita comunque una riflessione seria e approfondita. E magari il caso lo si dovrebbe affrontare possibilmente prima dell’estate, non il 30 agosto: sarebbe cosa buona mettere da parte l’approccio divisivo al tema, fare un tavolo di discussione per valutare i vari aspetti della vicenda e ricercare una sintesi costruttiva tra le posizioni, senza danneggiare l’economia del territorio ma anche ponendo un freno a quelli che scambiano Isola Bella per la spiaggia dei “porci” dove poter depredare la natura, prenderla a schiaffi e fare liberamente tutto e nella maniera più becera e indisturbata.

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