TAORMINA – Il 2025 conferma il momento positivo del turismo a Taormina con la quota Un milione 400 mila presenze raggiunta ed il relativo sorpasso operato rispetto alle statistiche 2024. Di conseguenza si registra anche una significativa impennata per il gettito dell’imposta di soggiorno.
L’ammontare del balzello lasciato nelle strutture alberghiere ed extralberghiere dai turisti per questa imposta, e che poi gli operatori economici versano nelle casse del Comune di Taormina, ammonta per l’anno corrente a quasi 5 milioni di euro. Per l’esattezza, il dato è arrivato a 4 milioni 833 mila euro, che verrà ulteriormente ritoccato ed incrementato dalle ultime settimane del 2025.
Negli anni precedenti gli incassi erano stati di 2 milioni 863 mila 434 euro nel 2022, poi 3 milioni 900 mila euro nel 2023 e un netto aumento nel 2024, quando il gettito si è arrampicato a 4 milioni 692 mila 834 euro.
L’incremento del gettito dell’imposta di soggiorno a Taormina nell’ultimo biennio, ricordiamo, è stato generato in particolare, dall’avvenuto aumento delle tariffe, disposto nel quadro delle misure del “Salva Taormina” dall’Amministrazione comunale dell’attuale sindaco Cateno De Luca, con relativa deliberazione di Consiglio comunale avvenuta alla fine di luglio del 2023. Le nuove e quindi attuali tariffe sono entrate poi in vigore a partire dal 1 settembre 2023.
In tal senso per gli hotel 5 stelle la tariffa era allora rimasta a 5 euro (ovvero già il massimo di legge), per i 4 stelle si è passati, invece, con quella delibera da 3,50 a 4 euro, 3 stelle da 2 a 3 euro, 2 stelle da 1,50 a 2 euro, e una stella da 1 euro a 1,50. Sono poi scattati aumenti pure nell’extralberghiero: per le aziende turistiche residenziali si è passati nei 4 stelle da 3 euro a 3,50, nei 3 stelle da 2 euro a 2,50, nei 2 stelle da 1,50 a 2 euro; affittacamere da 1 euro a 3 euro; case e appartamenti vacanza da 1 euro a 3 euro.


