TAORMINA – A Taormina la stagione turistica è iniziata ma non ce ne siamo accorti. Ci ha distratti un nuovo accattivante “gioco di società” che va in scena in concomitanza con l’avvento del bel tempo, che in verità s’è fatto pure lui desiderare sin qui.
E’ in corso un adattamento viario moderno del “Giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne che a Taormina ha preso le sembianze del “Viaggio per la Statale 114 in 80 minuti”.
Avvolte dalla luce intensa del caldo Meridione e circondate dal profumo di una storia millenaria, a Taormina brillano arterie stradali che diventano cantieri tematici e si mostrano con i loro divieti di transito che sul più bello le rendono sfuggenti. Queste strade si consegnano all’immaginario collettivo, in modalità vedo-non vedo, passo-non passo, come un bastione del futuro del nostro territorio, “volano” double face, croce e delizia per l’economia locale.
Aspettando la superstrada per Trappitello, Taormina vive all’improvviso una fase da Umarell di cantieri che osservano l’avvento della stagione turistica da vicino ma da lontano. Ed è immancabile lo scontro di vedute tra i fustigatori paesani allergici ai divieti proprio ora e i feticisti devoti della visione strategica, che impone sacrifici e intanto fabbrica nuovi sogni.
Così accade che il 10 marzo chiude il casello A18 di Taormina, stop in direzione Taormina-Giardini. Robetta di qualche giorno, anzi di un mese, pazientate sino al 12 aprile, il Cas vi ama. Credevate che fosse l’acronimo di Consorzio Autostrade Siciliane, al vostro casello preferito scoprirete che, in realtà, lo slogan era “Cominciate a santiare”. Eccola la carovana dei mezzi incolonnati sulla SS114, tutti insieme appassionatamente tra lunghe code di slow tourism che a Taormina partono dalla Via San Vincenzo e da Capo Taormina si incrociano sino a Villagonia per proseguire a Naxos. Ma c’è pure chi esce a Roccalumera e si fa l’intera zona ionica sulla litoranea, in una traversata al blando confine tra l’alba e il tramonto.
Il 22 marzo qualcuno anticipava alla città che la bretella A18, la la Via Garipoli sarebbe stata chiusa per una frana. Chiusura urgente, urgentissima, 7 giorni dopo. Annuncio ufficiale con adunata plenaria notturna dell’alta corte comunale, il 27 marzo, e tutti fuori a partire dalla mezzanotte di Cenerentola del 29 marzo. In verità apre il bypass, ma poi chiude il bypass. Battezzato il 29 marzo e poi transennato il 9 aprile. Giusto il tempo di assaporarne il manto vibrante. La situazione s’è aggravata. Pazienza.
Nel frattempo la Via Crocefisso è piena come un uovo, tutti in fila indiana, alla bersagliera, e chi se ne importa se la suggestiva vecchia mulattiera non è mai stata collaudata, dalla notte dei tempi.
Ad un certo punto, quando tutto ciò potrà sembrarvi un incubo, un uomo urlerà “miracolo” e all’orizzonte spunterà, potente e meravigliosa davanti ai vostri occhi, la superstrada per la nuova Trappitello-Dubai. Il mondo vi apparirà da un’altra prospettiva. Giubilo, caroselli. Nudi alla meta.
Lonely Planet, nel frattempo, sta studiando una guida tematica a tutti questi luoghi taorminesi: dalla A18 Messina-Catania che il mondo intero ci invidia (e per i suoi cantieri fulminei è oggetto di studio per i cinesi e i giapponesi), alla Via Crocefisso con i suoi tornanti larghissimi e a prova di sicurezza (gli espropri nei punti più stretti sono stati fatti nel 2008 e si notano, esattamente come da progetto…), e poi c’è la bretella Mastrissa proprio accanto alla Via San Vincenzo, dove potrete transitare con affaccio panoramico sul torrente Sirina, lungo un asfalto nuovo di zecca, rifatto l’altro ieri (nel 2007). E poi ovviamente regna sovrana la Via Garipoli, con i suoi costoni solidi, a prova di frana, una in corso e la prossima in rampa di lancio, che s’adombra perché non se ne parla ma è diventata bella maggiorenne e ha compiuto da poco il suo 20esimo compleanno. Quando piove sarà possibile avere in Via Garipoli anche la safety car ad accompagnare un percorso baciato da un impeccabile raccolta delle acque. Per il “tour della sauna” è comunque disponibile la statale 114, che corre rapida e senza ostacoli in doppia fila lungo il litorale. E se amate il brivido del Camel Trophy c’è, infine, una vera chicca: la strada comunale panoramica Taormina-Mastrissa-Castelmola, a prova di burrone. Pochi la conoscono, ma per intendersi si trova tra Mastrissa e Palì e di recente l’hanno sperimentata dei turisti spagnoli, manto stradale nuovo di un secolo che fu, con annesso crash test nei dirupi dalla vallata tao-castelmolese.
D’altronde ognuno ha i suoi feticismi. E qui si può godere di itinerari per tutti i gusti, consolidati ma anche sorprendenti e persino poco conosciuti, dove poter vivere ciascuno la sua esperienza, scoprire il turismo lento, stimolare l’interesse per la natura e andare alla ricerca dei sapori più autentici. Pazienza per qualche cantiere qua e là. Consideriamoli per ora come luoghi solo dell’anima. Scopri la Taormina che non sapevi è il mantra di questo tempo. Il piacere tattile di una nuova viabilità. Road to (Trapp)Dubai, il countdown è iniziato.