HomeAperturaIl piano di Conte: così vuole tornare a Palazzo Chigi

Il piano di Conte: così vuole tornare a Palazzo Chigi

La sua parabola politica sembra ormai prossima alla fine dopo la caduta del suo secondo governo, quello dell’asse giallorosso tra il Movimento Cinque Stelle ed il Partito Democratico finito rovinosamente il 13 febbraio 2021, dopo 527 giorni. Altri 461 giorni era durato, in precedenza, l’esecutivo gialloverde del patto tra M5S e Lega, crollato il 5 settembre 2019.

Ma Giuseppe Conte è risorto dalle ceneri del doppio flop, è riuscito a resistere alla tempesta interna ai pentastellati e alla fine ha avuto, soprattutto, l’insospettabile abilità di sfruttare il “suicidio” del Pd per prendersi una parte dei voti del disastro dem e per tenere in vita il M5S. I 5 Stelle oggi veleggiano al 17% come primo partito di opposizione e Conte ha beffato gli scettici traghettandolo fuori dalle secche. Non bisogna scordarsi che il M5S era in piena caduta libera, scivolato dal periodo d’oro del 32% sino alle porte dell’inferno, al 12%.

Tutto questo è storia. Ora Conte guarda avanti e si proietta oltre, con l’obiettivo ambizioso e non troppo fantasioso di aspettare lo scivolone del governo di centrodestra e della sua avversaria Giorgia Meloni per provare a ridare l’assalto al tris a Palazzo Chigi.

La strada è tracciata ed il piano dell’ex premier è abbastanza chiaro. Conte vuole riportare il movimento pentastellato sopra il 20% in vista delle Europee del 2024, quando si sa che chi fa opposizione potrà avere una spinta maggiore in campagna elettorale rispetto all’impopolarità di chi si trova al governo.

Conte, che nel frattempo si è pure liberato dell’ombra di Beppe Grillo (non senza fargli il dono di un lauto contratto da consulente per la comunicazione del M5S da 300 mila euro) soffia forte sul vento della protesta per il taglio del reddito di cittadinanza e punterà su tutto ciò che un tempo definiva “populismo” ma in questa stagione politica gli fa comodo.

La roccaforte grillina che può sovvertire l’attuale trend politico è sempre di più quel Sud che è serbatoio di consensi per il M5S e maltrattato sin qui dal governo di centrodestra che ha tolto il RdC e ha pure approvato il ddl sull’Autonomia differenziata che favorisce Lombardia e Veneto.

Arriverà il momento in cui tra qualche mese Conte valuterà la prospettiva di costruire un patto con il Partito Democratico, che nel frattempo sta per eleggere il suo nuovo segretario. E al netto di chi sarà l’erede di Enrico Letta, stavolta il M5S si presenterà al tavolo delle trattative in una posizione di forza. I numeri dicono, insomma, che sarà con molta probabilità il M5S ad avere la golden share del campo di centrosinistra e Conte avrà la sua concreta chance di essere il candidato premier alle prossime elezioni Politiche, ad ora molto lontane e previste nel 2027 ma che poi in Italia – si sa – potrebbero pure essere anticipate. L’avvocato del popolo è tornato e ora vuole il tris.

ARTICOLI CORRELATI

POTREBBE INTERESSARTI

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

35,880FansMi piace
14,200FollowerSegui
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.