Si chiudono i negoziati in Bielorussia ma Vladimir Putin al momento non desiste dalla sua azione in Ucraina, pone le condizioni e sono valutazioni che sembrano il preludio ad un braccio di ferro con l’Europa: “Accordo con Kiev – e impegno di risparmiare civili – se diventa neutrale”.
Vladimir Putin ha detto in una telefonata a Emmanuel Macron di chiedere il riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo tra le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina, stando a quanto riferisce il Cremlino.
La soluzione al conflitto, dice il presidente russo, “è possibile solo se verranno considerati gli interessi di sicurezza della Russia”. Tra le richieste “la sovranità russa della Crimea e la risoluzione degli obiettivi di demilitarizzazione e denazificazione dell’Ucraina e l’assicurazione del suo status neutrale”. Lo “Zar” detta, insomma, le sue condizioni.
Macron ha ribadito, da parte sua, a Putin “la richiesta della comunità internazionale di cessare l’offensiva russa contro l’Ucraina e ha riaffermato la necessità di attuare un cessate il fuoco immediato”. “Abbiamo trovato alcuni punti sui quali è possibile trovare un terreno comune”, ha evidenziato il negoziatore russo Vladimir Medinsky al termine dei colloqui con Kiev
Intanto il governo italiano rafforza le sue misure ed è arrivato il via libera all’unanimità da parte del Consiglio dei ministri al nuovo decreto con aiuti, anche militari all’Ucraina, e con le norme per diversificare le fonti energetiche, riaprendo se necessario le centrali a carbone.
