HomeTurismo & Lifestyle"Guerra" al turismo di massa: Taormina farà come Venezia?

“Guerra” al turismo di massa: Taormina farà come Venezia?

Venezia dichiara “guerra” al turismo di massa e delibera l’entrata in vigore della tassa di ingresso da 5 euro per i turisti a partire dal 2024 e il pensiero da queste parti corre subito all’eventualità che lo stesso scenario possa verificarsi a Taormina.

Il brivido corre sulla schiena della capitale del turismo siciliano dove si è registrata la stangata estiva del “Salva Taormina” e per adesso è una chiamata continua agli uffici comunali, a suon di avvisi e raccomandate varie, per pagare di tutto e di più.

Ovviamente – evidenziamolo in termini chiari – non si tratterebbe di una tassa a carico dei residenti, come non lo sarà a Venezia, dove verranno esentati da questo balzello gli abitanti del luogo, i lavoratori (compresi i pendolari) e gli studenti ma la polemica trova sempre fuoco dove ardere e brodo dove cuocere.

A Venezia hanno anche stabilito che la sperimentazione nel 2024 avverrà, intanto, per sole 30 giornate, che saranno definite con un apposito calendario. In linea di massima sarà concentrata nei ponti primaverili e nei week end estivi.

Eppure c’è da scommetterci che il dibattito farà strada e approderà anche da queste parti, con la solita contrapposizione tra favorevoli e contrari. Una riflessione strategica andrà fatta, perché è un fatto conclamato che Taormina scoppia di turisti “mordi e fuggi” che assaltano la città rendendo il Corso Umberto una enorme vasca da bagno dove in certi orari non c’è un millimetro di spazio per muoversi. Non esattamente per la gioia della clientela alto spendente che guarda alla Perla dello Ionio come una possibile nuova terra promessa.

L’overtourism non è una fesseria d’annata, è una questione seria che esiste a Taormina, andrà affrontata a maggior ragione se Taormina vuole andare nella direzione di un’offerta complessiva all’insegna del lusso. Se si vuole alzare l’asticella, bisogna trovare strumenti incisivi per non massificare la destinazione, come evidentemente è accaduto in tutti questi anni dove la parola d’ordine è stata “tutti insieme appassionatamente”. E’ il momento delle scelte, quelle per il futuro e che in tutti questi anni non sono mai state fatte.

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