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Frédéric Arnault nuovo ceo Lvmh Watches, la scalata del giovane manager innamorato di Taormina

Il 2024 si apre all’insegna di importanti novità in casa Lvmh. L’impero del lusso ha affidato la sua orologeria a Frédéric Arnault, quarto figlio del magnate francese. Frédéric, dopo l’esperienza come amministratore delegato di Tag heuer dal 2020, va ad occuparsi ora della divisione Lvmh watches, diventandone Ceo e andando anche a seguire – come evidenziato da Milano Finanza – i brand Hublot e Zenith. Si tratta di un incarico ad hoc, costruito per il giovane manager di casa Arnault, con riporterà a Stéphane Bianchi, ceo della divisione watches & jewelry del colosso del lusso francese, e sarà chiamato in tal senso a riferire e quindi rapportarsi a Stéphane Bianchi, ceo della divisione orologi e gioielli di Lvmh.

«Nel suo nuovo ruolo assicurerà una crescita solida e sostenibile alle maison di segnatempo e rafforzerà il ruolo di Lvmh nell’industria orologiera», ha precisato in una nota la multinazionale leader nel mondo del luxury. Il conglomerato – sempre come rimarcato da Milano Finanza – è entrato in questo comparto nel 1999 con l’acquisizione di Tag heuer e Zenith. Oggi il fatturato combinato dei tre marchi, secondo quanto recentemente dichiarato da Bernard Arnault, si aggirerebbe attorno a 1,7 miliardi di euro.

Frédéric Arnault viene tenuto in grande considerazione dal padre e ha collaborato alle strategie di espansione in Italia di Lvmh, compresi i piani che hanno portato il gruppo a portare con decisione sul Sud Italia, attraverso diverse aperture a Taormina, capitale del turismo siciliano e meta di riferimento del lusso proprio nel Mezzogiorno. Insieme a papà Bernard, Frédéric è stato già più volte nella Perla dello Ionio, ammirandone la grande bellezza e ovviamente le importanti potenzialità commerciali.

Lvmh è entrato nell’orologeria nel 1999 e da allora ha conseguito risultati di alto livello e non si può escludere che tra le prossime sfide in terra italiana e magari in Sicilia possa esserci qualche iniziativa proprio in questo settore.

Forbes ha rivelato che “il primo orologio di Frédéric è stato, ironia del destino, un Tag Heuer Aquaracer che il padre Bernard Arnault gli ha regalato al suo 11esimo compleanno. Da allora, per Frédéric Arnault, quarto figlio del magnate del lusso, è stata una scalata continua”.

Ecco quanto riporta Federica Camurati su Forbes su Frédéric Arnault, “secondo dei 3 figli che Arnault ha avuto dalla seconda moglie, la pianista canadese Hélène Mercier, condivide coi fratellastri maggiori, Delphine e Antoine, il lavoro nell’azienda di famiglia”: “Frédéric ha svolto un lavoro straordinario da Tag Heuer negli ultimi anni”, ha dichiarato Stéphane Bianchi. “La sua visione unica e dirompente del settore dell’orologeria ha consentito a Tag Heuer di subire una trasformazione spettacolare, riconquistando in tempi record la sua singolare identità di marchio di orologi di lusso incentrato sulle alte prestazioni. Sono molto felice dell’arrivo di Frédéric al mio fianco nella divisione orologi e gioielli di Lvmh per supervisionare le nostre tre maison orologiere. Sono anche entusiasta di vedere come la sua visione e conoscenza contribuiranno ad accelerare ulteriormente la crescita sostenibile di ciascuno di questi marchi”. Laurea in Matematica Computazionale e Applicata presso l’École polytechnique, università di ingegneria francese, il manager ha iniziato la sua esperienza professionale in McKinsey prima di passare in Facebook (oggi Meta) nel dipartimento di ricerca di intelligenza artificiale. Il suo ingresso in Tag Heuer risale al 2017, prima con il ruolo di supervisore delle attività di business legate agli orologi, poi come chief strategy e digital officer nel 2018 e infine ceo a luglio 2020. In quest’ultimo ruolo ha guidato 2mila persone, permettendo al marchio di posizionarsi in modo più solido e aumentare la sua desiderabilità”.

“Con il mio arrivo, abbiamo sviluppato una solida brand platform con l’obiettivo di mantenere alto il focus sulla desiderabilità sul lungo termine”, aveva raccontato Arnault sempre a Forbes Italia. “Abbiamo inoltre iniziato progetti relativi all’e-commerce, alla rete retail, crm e comunicazione digitale: tutto questo accompagnato da una solida e rifocalizzata pianificazione di prodotto che definirà maggiormente e potenzierà le nostre collezioni più rappresentative”.

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