Continuano gli episodi riguardanti i raid dei cosiddetti Fleximan. La scorsa notte due autovelox installati nella zona di Vezzano Ligure (La Spezia) sono stati divelti da soggetti al momento ignoti. Gli episodi sono avvenuti in arterie trafficate. Un altro autovelox è stato invece abbattuto in provincia di Ravenna. Il fenomeno si fa sempre più preoccupante, anche perchè in questo contesto si verificano circostanze di emulazione. In queste circostanze viene tranciato il palo che sorregge l’autovelox di turno, al fine di metterlo fuori uso e di stoppare quindi l’attività finalizzata a rilevare con questa strumentazione gli eccessi del limite di velocità e la sicurezza stradale per gli utenti in transito. Gli amministratori stanno denunciando tali accadimenti ma i raid dei vari Fleximan proseguono.
“I due strumenti presi di mira nella notte tra il 26 e il 27 gennaio sono entrambi sul territorio vezzanese – come riporta Il Secolo XIX -. Il fatto che il fenomeno stia dilagando in regioni diverse lascia supporre che ci siano vari “Fleximan” in azione in tutta Italia. Tanto più che in Piemonte è stato già individuato un cinquantenne, accusato di aver danneggiato due colonnine di rilevamento della velocità nel territorio in cui risiede. È dunque evidente che il Fleximen sia un altro, nel caso spezzino. Fra l’altro, proprio per evitare sorprese, erano stati scelti box, «blindati, in acciaio a doppia camera, resistenti ad urti e atti vandalici, con oblò di ripresa trasparenti anti sfondamento in policarbonato, protetti da paratie in acciaio a ghigliottina, applicate all’interno, in modo che non possano essere imbrattati di vernice». «L’installazione dei velox è stata richiesta dagli abitanti – spiega – a fronte del problema delle corse notturne. Non siamo un autodromo. Ci sono stati incidenti gravissimi. I residenti sono esasperati. È per questo motivo che abbiamo adottato questa decisione». Bertoni non si capacita del fatto che ci sia «questa invocazione ai danneggiamenti, da parte di una gran parte della popolazione»”.
