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Europa, i prezzi del gas calano anche grazie all’inverno mite

Una piccola tregua per i prezzi del gas in Europa che hanno raggiunto i livelli precedenti alla guerra in Ucraina. Complici il clima mite di questo inverno i consumatori hanno abbassato i riscaldamenti, scongiurando la necessità di attingere allo stoccaggio di gas sotterraneo.

I sistemi di negoziazione registrati presso il Title Transfer Facility (TTF) olandese, l’hub leader in Europa, si sono chiusi mercoledì a 65 euro per megawattora (MWh) per le consegne previste per febbraio. L’ultima volta che i prezzi del gas al TTF sono scesi sotto la soglia dei 70 MWh è stato il 16 febbraio, otto giorni prima che la Russia invadesse l’Ucraina, quando raggiunsero i 69,5 MWh.

Dall’inizio della guerra, il TTF ha attraversato grandi oscillazioni, raggiungendo il massimo storico di € 342 MWh a fine agosto. Dopo quel picco, i prezzi del gas hanno iniziato un lento ma costante percorso di stabilizzazione, pur rimanendo eccezionalmente elevati. La tendenza al ribasso offre una tregua alle famiglie e alle imprese europee, che da mesi faticano a far fronte a bollette volatili e imprevedibili.

Una notizia che arriva insieme a condizioni climatiche miti. Il 2023 è iniziato con temperature invernali insolite, meno fredde del solito, un fenomeno che secondo gli esperti è dovuto agli effetti dei cambiamenti climatici. Germania, Polonia, Ungheria, Danimarca, Paesi Bassi, Francia e Svizzera sono tra i Paesi che hanno registrato temperature più alte del solito, condizione che ha portato anche alla chiusura di alcuni impianti sciistici.

I residenti di San Sebastián, nel nord della Spagna, questa settimana sono stati fotografati mentre prendevano il sole in spiaggia, mentre la Repubblica Ceca ha registrato 19 gradi Celsius. Le condizioni atmosferiche hanno portato ad abbassare il riscaldamento, senza dover mettere mano alle scorte di emergenza.

Lo stoccaggio sotterraneo di gas nell’Unione europea, destinato a coprire l’aumento della domanda durante l’inverno, è attualmente all’83% della capacità totale.

“È una posizione abbastanza buona quella in cui ci troviamo in questo periodo dell’anno”, ha dichiarato mercoledì un portavoce della Commissione europea. A causa del clima mite che abbiamo sperimentato, c’è stata una domanda inferiore rispetto agli anni precedenti. Penso che abbia avuto un effetto calmante sul mercato, riducendo la volatilità e abbassando i prezzi.”

Fonte: Euronews

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