Mentre il mondo è (comprensibilmente) distratto e preoccupato per la guerra in Ucraina, ecco che irrompe sulla scena un altro dittatore, il coreano Kim Jong, più semplicemente “Ciccio”. Nelle scorse ore Kim Jong ha avuto l’infelice idea di riaprire il fronte del Pacifico. La Corea del Nord ha lanciato un super missile, che dopo aver volato per 71 minuti e percorso 1.080 chilometri, si è schiantato in mare dentro la zona economica esclusiva (Zee) del Giappone. Il ministero della Difesa di Tokyo ha riferito che sarebbe caduto a circa 170 chilometri dalle coste della prefettura di Aomori, a Nord Ovest del Paese. Il proiettile ha raggiunto un’altitudine di 6mila km, e dunque potrebbe trattarsi di un missile balistico intercontinentale (Icbm).
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha definito il lancio «imperdonabile» e «sconsiderato». Non occorre dire cosa poteva accadere se quel missile fosse arrivato ad Aomori e cosa potrebbe succedere adesso.
Seul ha confermato con poche ma significative parole: “Proiettile non identificato lanciato da Pyongyang” – Pochi minuti prima l’allarme era stato lanciato dalla Corea del Sud che aveva denunciato l’avvistamento di un “proiettile non identificato” partito dalla Corea del Nord. Il missile è stato lanciato verso il mar del Giappone, ha riferito una nota del Comando di Stato maggiore congiunto sudcoreano, senza fornire dettagli.
Potrebbe, insomma, essere il segnale da parte di Kim di avviare un ciclo permanente di atti provocatori dopo che a gennaio minacciò, di fronte allo stallo negoziale prolungato con gli Usa sul dossier nucleare, di revocare la sua moratoria autoimposta alcuni anni fa sui test nucleari e sui missili balistici a gittata intercontinentale (Icbm).
“C’è il rischio di destabilizzazione”, avvertono gli Stati Uniti, che “condannano fermamente” la Corea del Nord per il missile balistico lanciato.
Il test di Pyongyang scrive un altro capitolo ad alta tensione nella storia tormentata di questo 2022 che si caratterizza per quello che sta combinando Vladimir – il Matto – Putin con il genocidio scatenato in Ucraina. Forse è un anno che ispira particolarmente i pazzi da manicomio, che si stanno scatenando in simultanea, a briglie sciolte, ed è la volta della Corea del Nord, con il razzo più grande del mondo che finisce al largo del Giappone ed era potenzialmente in grado di colpire le città degli Stati Uniti. Irrompe sulla scena Ciccio-Kim ed è un altro sconsiderato da controllare con molta attenzione.
