HomeParlamentoE adesso governate: è l'ora dei fatti

E adesso governate: è l’ora dei fatti

Il governo Meloni ha giurato. Dopo giorni di trame berlusconiane e sceneggiate all’italiana, è arrivato il momento della foto di rito, il primo giorno di scuola che sancisce l’inizio dell’avventura. Da questo momento si fa sul serio e la stagione delle chiacchiere è finita.

Gli italiani si aspettano risposte concrete e risolutive su tante fronte: dalle tasse che strangolano milioni di cittadini all’emergenza, anzi la truffa, in particolare delle bollette, che stanno togliendo l’ossigeno a famiglie e imprese. C’è bisogno di una sterzata prima che sia troppo tardi e il momento è adesso, subito. Non c’è tempo da perdere, c’è da alimentare e spingere una prospettiva di ripresa dell’economia, del lavoro e della società, ed esorcizzare lo spettro del dramma finale per un Paese che non ha più un ceto medio.

A questo punto, vediamo se Giorgia Meloni, alla prova del nove, saprà mantenere le promesse e, al netto di un mare di difficoltà, se avrà la forza e la lucidità di imprimere un cambio di rotta al destino sin qui tormentato del Paese. E’ la prima donna che si cimenta in questo ruolo ed è un fatto importante.

Allo stesso modo sarà curioso vedere cosa farà il paroliere di Pontida, Matteo Salvini, alle Infrastrutture, dove stavolta se i cantieri non partiranno e se le grandi opere pubbliche rimarranno ancora bloccate poi non potrà dire che sia tutta colpa dei barconi, dei migranti e dell’Europa. Qualche altre botta di teatrino da Silvio Berlusconi e dalla Villa Arzilla di Arcore è prevedibile aspettarsela: è solo una questione di tempo. Nel frattempo, la rappresentanza azzurra voluta dal Cavaliere nel governo, più che una scelta di carattere politico sembra un premio complessivo ai suoi più fidati collaboratori personale. Manca solo Licia Ronzulli per il gran rifiuto opposto da Giorgia Meloni ed è un veto che lascerà strascichi.

Adesso, nell’Italietta che litiga dalla mattina alla sera con i vari sapientoni del nulla, bisognerebbe far pace con il proprio cervello anche solo per qualche istante e realizzare che non è più il momento di farsi la guerra dei poveri tra destra e sinistra, centro, sopra e sotto. Per come sta messa l’Italia, non giova a nessuno augurarsi a nessuno che pure la Meloni si dimostri un flop come i suoi predecessori. C’è da sperare che, al netto delle perplessità evidenti già emerse in questi giorni, il governo faccia bene e sia capace di dare risposte alla gente. Altrimenti saranno cavoli amari per tutti.

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