HomeSiciliaDonazione di sangue, la Sicilia cresce ma all’appello mancano i giovani

Donazione di sangue, la Sicilia cresce ma all’appello mancano i giovani

Donare il sangue fa bene anche a chi lo fa. E’ un gesto che salva la vita e aiuta a prendersi cura di sè perchè consente di tenere sotto controllo la propria salute. In Sicilia la raccolta registra un trend positivo, manca poco per raggiungere il traguardo dell’autosufficienza. Per farlo occorre, però, convincere i giovani a donare. Donare è “un supporto per la sopravvivenza” e per chi dona “è fondamentale perchè vengono controllate gratuitamente tutte le sue condizioni di salute attraverso esami clinici che vengono svolti sulla singola donazione del sangue”, ha spiegato Gigi Scalzo, direttore Centro sangue e trasfusioni, assessorato della Regione Siciliana, che ne ha parlato in un servizio dell’Italpress dedicato al tema della donazione del sangue. Per Scalzo “il problema è mondiale: mancano le nuove generazioni”. “Su analisi svolte negli ultimi dieci anni – ha aggiunto – stiamo riscontrando in Italia che le fasce d’età dai 18 ai 45 anni sono in netto calo e sono quasi assenti coloro che rientrano nella fascia 18-25 anni”.

I giovani sono consapevoli dell’importanza della donazione del sangue e ammettono che ci sono tanti ragazzi che potrebbero donare ma non lo fanno. Tra i motivi c’è anche qualche timore. “Credo che sia un bel gesto – ha affermato una giovane -, non tutti lo fanno, soprattutto i giovani”. Donare è utile “per tenere sotto controllo i propri stili di vita e perchè ci sono tante persone che ne hanno bisogno”, ha aggiunto un’altra ragazza. “Si salvano vite e il sangue serve”, ha sottolineato una giovane mentre un’altra ha affermato: “Noi donne a quest’età possiamo donare due volte l’anno quindi quando posso cerco di fare entrambe le donazioni”. Perché molti giovani non donano? “Credo per la paura degli aghi”, ha risposto una ragazza. “C’è chi è spaventato dagli aghi e non riesce proprio a vederli – ha precisato un giovane – o chi non vuole donare perché ha il sangue contaminato da altre sostanze”. La donazione, infatti, “comporta una scelta da parte di chi dona perché – ha spiegato il direttore del Centro sangue e trasfusioni, Gigi Scalzo – il sangue per essere trasfuso deve essere pulito, non ci devono essere tracce di alcol e droghe”.

I giovani vogliono comunque saperne di più. Bisogna “principalmente informare, però non via social”, ha affermato un ragazzo, chiedendo anche incontri dedicati all’università.
In questo senso, un ruolo importante per la promozione della donazione è svolto dalle associazioni. Per Aurelio Maggio, direttore del reparto ematologia dell’Ospedale Cervello di Palermo, “le associazioni di volontariato svolgono un ruolo cruciale nella raccolta del sangue. L’85% della raccolta – ha continuato Maggio – avviene tramite le associazioni perché esiste una normativa nazionale e regionale che dà loro questo compito. Le associazioni devono essere intese come partner principale e cruciale per la promozione della donazione del sangue”. Il trend delle donazioni è positivo ma non è stato ancora raggiunto il traguardo dell’autosufficienza. “Per poter essere autosufficienti – ha sottolineato Scalzo – abbiamo bisogno di altre 40 mila donazioni di plasma. La raccomandazione è questa: per Natale doniamo plasma”.

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