TAORMINA – La Commissione Straordinaria di Liquidazione, composta da Lucio Catania, Maria Di Nardo e Tania Giallongo, sta proseguendo il proprio lavoro finalizzato a risanare la situazione economico-finanziaria del Comune di Taormina e ad assicurare il concorso dei creditori nella liquidazione, sulla base dei rigorosi criteri fissati dalla legge.
“L’auspicio dell’organo liquidatorio è quello che il maggior numero di creditori accetti la proposta transattiva, per scongiurare qualsiasi ipotesi di prosecuzione delle procedure straordinarie di crisi economico-finanziarie, che inevitabilmente, potrebbe comportare la compressione delle legittime aspettative dei creditori che nuovamente vedrebbero limitato il proprio diritto alla liquidazione. Per garantire il reale risanamento dell’ente locale, che si traduce nell’equilibrio finanziario, sia in termini di cassa che di competenza, il legislatore, alla luce delle obiettive difficoltà riscontrate in alcuni Comuni, ha conseguentemente esteso la procedura straordinaria per fronteggiare le ulteriori passività anche agli enti i cui organi straordinari della liquidazione hanno già approvato il rendiconto di gestione. La Commissione è fiduciosa di potere definire il dissesto, in tempi non molto lontani, garantendo al contempo l’ente e le legittime attese dei creditori, contando sul fatto che i creditori valutino positivamente le proposte transattive. La Commissione ha istruito interamente tutte le istanze di ammissione alla massa passiva pervenute entro i termini (245) mentre sono quasi state istruite quasi tutte le pratiche pervenute fuori termine (122 su 132)”.
“Sono state chiuse – evidenzia la Commissione – le pratiche che riguardavano crediti certi ed esigibili vantati dai dipendenti Comunali (che vengono liquidati per intero) ed anche quelle per le quali non era in forse la quantificazione della somma dovuta ed i creditori hanno accettato la transazione proposta dall’organismo”.
“Con le istanze tardive che continuano a pervenire, il totale dell’importo richiesto, con le 377 domande presentate, la massa passiva, complessivamente considerata (comprensiva cioè di interessi, di somme allora sub iudice, etc) ammonta – ad oggi – ad € 108.118.264,25. Tale importo ha costituito la base per l’attivazione delle proposte formulate dalla Commissione sulla base dell’anzianità del credito (con percentuali che variano dal 60% al 40%) secondo quanto previsto per le procedure semplificate o attraverso procedure transattive poste in essere in forza dell’articolo 254 del D.Lgs. n. 254/2000 (l’organo straordinario di liquidazione è autorizzato a transigere vertenze giudiziali e stragiudiziali, inserendo il debito risultante dall’atto di transazione nel piano di rilevazione)”.
“I crediti ammessi ammontano a € 65.025.688,03 e sono stati oggetto di transazione per € 37.127.685,97 e già liquidati e definiti per € 32.127.685,97 (con una differenza pari a € 4.593.244,42, nei quali rientrano pure le somme provvisoriamente accantonate). Delle proposte transattive trasmesse, 5 hanno ricevuto un rifiuto esplicito e per esse è stata accantonata la somma di € 3.086.944,52, mentre per 60 non è pervenuta alcuna risposta”.
“Per queste ultime è stata provvisoriamente accantonata la somma di € 784.877,60. I creditori potrebbero, seppure tardivamente, presentare dichiarazione di accettazione della transazione ed in quel ricevere la somma transatta nei successivi trenta giorni. La somma complessiva accantonata ammonta ad € 3.871.822,12. La massa attiva determinata dal Comune al 13 ottobre 2023 ammonta a € 26.141.815,80, ai quali vanni aggiunti € 11.003,053,30 trasferiti dal Comune a carico del proprio bilancio ed € 261.919,98 quale incremento della massa attiva a cura della Mef – Finanza locale”.
