TAORMINA – L’arrivo di Dolce & Gabbana alza l’asticella del lusso a Taormina, con una presenza sempre più radicata delle grandi firme nella località siciliana.
Ma nella città che forse troppo in fretta qualcuno aveva ribattezzato come destinata a diventare un nuovo “feudo” della maison francese Lvmh, si va invece affermando e consolidando una tendenza significativa, con il made in Italy grande protagonista del salotto di Corso Umberto. La strada l’ha aperta Mario Dell’Oglio, l’imprenditore palermitano, che ormai a Taormina è di casa e ha rilevato nel 2023 la storica azienda Parisi. La via è tracciata e ora la stanno percorrendo altri big del lusso di casa nostra, a partire dall’operazione conclusa da D&G che ha rilevato la gestione dello storico Mocambo.
Da D’O (Dell’Oglio) a D&G il segnale incoraggiante che si registra è quello, forse anche sottovalutato, eppure ben visibile, di un lusso che può essere ancora sinonimo di identità e che può sposarsi con il territorio. Non è un caso che Mario Dell’Oglio abbia puntato forte nella sua progettualità a Taormina sulla volontà di integrarsi con il territorio, esaltandone la storia e la bellezza, attraverso un prodotto fortemente distintivo. Dell’Oglio ha ribaltato la prospettiva, ha avuto la lungimiranza di sfuggire alla facile tentazione di porsi nel ruolo di “competitore” delle grandi multinazionali straniere come Lvmh, si è posizionato sul mercato con un altro mood, senza snaturarsi ed esaltando la qualità universamente riconosciuta del made in Italy, sinonimo di classe e stile che da sempre hanno un loro vasto pubblico. Il brand Dell’Oglio, d’altronde, è una storia che parte da lontano, è alla quarta generazione di un’impresa di famiglia di cui Mario ha preso in mano la gestione in giovane età, nel 1994: il tempo, la professionalità e le esperienze hanno forgiato e consacrato il ruolo ormai consolidato dell’imprenditore palermitano, oggi considerato il “signore” per eccellenza dell’alta moda autoctona, simbolo di un’eleganza che ha un’anima e affonda le sue radici in Sicilia.
Dell’Oglio ha lanciato la sfida. Il resto lo ha fatto un brand affascinante, capace di comunicare identità ed innovazione, sintesi armonica proprio tra gli elementi peculiari del territorio e le novità globali del momento. Ed è una strategia che sta dando ragione a Dell’Oglio, che ha mandato pure un segnale importante ai cliché di Taormina in questa fase di bassa stagione, rimanendo aperto con i suoi punti vendita e proseguendo quella che era sempre stata in passato anche l’apprezzabile volontà della famiglia Parisi.
C’è spazio eccome per il Made in Italy a Taormina e adesso tocca a Dolce & Gabbana, con l’affare concluso da Alfonso Dolce, amministratore delegato dell’azienda. Gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, uomini simboli dell’eccellenza della moda italiana ed ambasciatori del nostro Paese nel mondo, potranno dare un apporto importante a questo territorio. Taormina la conoscono bene, la amano e l’hanno sempre rispettata e valorizzata più volte, già in passato e anche in anni recenti attraverso delle collaborazioni. D&G non hanno bisogno di alcuna presentazione, è una realtà planetaria, nota ed apprezzata a tutte le latitudini. Parliamo di un brand che è nato negli Anni Ottanta e nell’arco di quattro decenni ha aumentato il prestigio in termini vertiginosi, consacrandosi come un brand iconico, dal fascino intramontabile. Domenico Dolce, poi, è originario di Polizzi Generosa, un borgo delle Madonie, al quale è sempre rimasto profondamente legato. Dolce non ha mai rinnegato le sue origini siciliane ma, al contrario, le ha sempre sfoggiate e ne va orgoglioso, come un punto di forza.
Taormina si prende così la scena con l’onda sempre più lunga dei top brand, Corso Umberto è sempre più l’epicentro di una nuova capitale del lusso nel profondo Sud. Ma si può aggiungere che il fenomeno sta prendendo forma anche e soprattutto con un forte accento di orgoglio siciliano e un tocco di italianità, all’insegna del fashion made in Italy.
