TAORMINA – Alle porte di Natale, Cateno De Luca, continua a danzare sulle “ceneri” della politica locale che a Taormina si è squagliata e ha consegnato tutta la scena al sindaco. Un’ulteriore conferma del quadro politico a tinte uniche che caratterizza, sempre di più, questa fase in città è arrivata dalle parole del sindaco in Consiglio comunale.
“Il 23 dicembre sarei stato assente in Consiglio comunale perché è stata calendarizzata e quindi convocata per il lunedì pomeriggio la seduta, che andrà avanti ad oltranza, per la discussione ed approvazione all’Ars della legge finanziaria. L’opposizione assente a Taormina in Consiglio comunale? Io, lo dico in premesso – ha detto De Luca -, sarei andato avanti comunque con i lavori del Consiglio ma voglio rispettare gli impegni presi con la minoranza sulla discussione del dissesto e non avrebbe avuto senso affrontare il punto senza la presenza di chi ha chiesto un’analisi di come è stato generato il dissesto e come lo si è affrontato. Voglio dire che Taormina purtroppo o grazie a Dio ha un sindaco che è anche un parlamentare. Si prendono gli aspetti positivi e quelli meno positivi. Quelli meno positivi sono quelli di un sindaco che è un po’ più impegnato, magari, rispetto ad altri sindaci e non è padrone del proprio tempo. Se questo lo si comprende, nel rispetto reciproco, è cosa buona e giusta. Se anche questo deve essere utilizzato strumentalmente, allora credo che si tende poi ad abusare. Io non ho insistito sulle mie convinzioni, anche se ero determinato comunque a proporre al Consiglio comunale di andare avanti ma la nuova veste del sindaco De Luca, quella cioè di essere più aperto al dialogo, mi impone di accogliere l’invito (al rinvio, ndr) che mi era stato proposto dal presidente del Consiglio comunale. Quindi non voglio essere polemico e prendo atto di un’assenza, strumentale, ma accetto il rinvio dei punti al prossimo Consiglio comunale. Ne riparleremo alla prossima seduta. Io rappresento il presente, i consiglieri rappresentano la storia, soprattutto quelli che stanno all’opposizione, e siccome la storia del dissesto coinvolge gran parte dei consiglieri presenti, è necessario che la storia faccia i conti con se stessa, una volta per tutte. Si chiuda questa fase, avendo la capacità e il senso di responsabilità e la lungimiranza di andare avanti”.