Cateno De Luca non ci sta a farsi mettere all’angolo della politica siciliana e con le sue stesse parole prova a caricarsi. In apertura del suo comizio a Barcellona Pozzo di Gotto per le Amministrative 2026, De Luca è ripartito all’attacco: “All’Ars siamo in tre ma stiamo facendo tremare il centrodestra e il centrosinistra”.
E poi ancora: “Non c’è palazzo municipale dove non abbiamo riscritto la storia infausta che abbiamo ereditato. Fare il sindaco è una scelta di vita, una missione. Non si fa il sindaco per porre in termini contrattuali la crescita professionale. Il sindaco non si fa a perdita di tempo o dando la priorità al resto delle tue attività. Lo si fa per prendersi in mano il destino di una comunità“.
“I sindaci li eleggono i cittadini. Solo il 48% dei siciliani è andato a votare e il 52% è rimasto a casa. Il partito degli scontenti e degli indignati è quel 52% che non si esprime più e che consente, attraverso un sistema elettorale, di poter imporre alla stragrande maggioranza dei siciliani delle scelte che hanno poi il consenso soltanto di una minima parte. Le elezioni si vincono ogni giorno con la buona amministrazione, mantenendo fede al giuramento con la propria comunità”, ha aggiunto l’attuale sindaco di Taormina.


