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De Luca: “La Vardera aspettava la scusa per andare via. Ha fatto un grave errore”

Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, ha dedicato stasera una diretta social al “caso La Vardera” e alla decisione del parlamentare palermitano di uscire da Sud chiama Nord.

“Alle elezioni Europee – ha detto il leader di Sud chiama Nord – La Vardera ha fatto una gran mala figura. Nel 2022 è stato eletto con 6734 preferenze, l’ho sostenuto io e quando ha lasciato le Iene ha anche avuto un contratto col partito, per un periodo, era diventato pure un presidente. Altro che uno che ha sbaragliato da solo e si è fatto da solo. Due anni dopo, a casa sua, a Palermo, ha preso mille voti in meno rispetto alle Regionali 2022, ovvero 5874 preferenze”.

“Ti ho candidato, ti ho sostenuto, ti ho finanziato la campagna elettorale: ma cosa volevi di più? Volevi diventare Cateno De Luca? Hai 30 anni ancora, ne hai tempo. Anch’io sono stato peones”.

“L’on. La Vardera attendeva “a sciaciuni” per andare via. Il 95% dei suoi post e video in tv non riportano la nostra denominazione di Sud chiama Nord. Mi sono arrabbiato anche di recente dicendogli che andava in tv senza mai farsi presentare col simbolo di Sud chiama Nord. C’è stata una strategia nel mettere davanti la sua persona, infischiandosene della comunità che si è sacrificata nel formare la lista. Più spazio di quanto ti ho dato e più tolleranza di quella che ho avuto, cosa volevi?”.

“Abbiamo detto già a luglio al centrosinistra di svegliarsi altrimenti avremmo guardato ad un centrodestra rinnovato. Non c’è niente di nuovo. Ti ha dato alla testa perché c’era Laura Castelli? Vive a Capo d’Orlando, è provincia di Messina. Quindi è stato fatto tutto correttamente”.

“Non andiamo più da soli perché Cateno De Luca si è stancato di prendere i suoi risparmi e investirli in continuazione, vista l’ingratitudine che si verifica in continuazione. Ho detto che da soli non si va più perché ci stavo già perdendo la vita due volte. O si va col centrosinistra se la smettono di fare il giochino, oppure c’è il centrodestra”.

“Caro Ismaele, un minuto dopo la conferenza stampa di Messina hai preso la palla al balzo. Pensavi con le parole dolci e la serenità di legittimare il tentativo di rifarti una verginità su un atto che ho definito politicamente vile. Ci sono tante linee di pensiero, noi abbiamo innescato un processo di democrazia nel movimento. Ma bisogna essere persone serie, io ho tollerato le tue sfumature, facevi “scruscio” senza mai citare Sud chiama Nord. Ti auguro di fare un partito e diventare quello che vuoi, ma non incontrerai più persone come Cateno De Luca, generose e tolleranti come me. Non accetto che tu voglia farmi passare per “mostro”. Se ti è rimasto un briciolo di onestà dici le cose come stanno e che non ha avuto la capacità di fare neanche i comitati di Sud chiama Nord e che già un anno fa volevi andare. Fare pace? E’ Ismaele che prima dovrebbe fare pace con se stesso. Io non ho superato il limite, Ismaele sì. La politica nobile non è fatta solo di social ma di tante altre cose. Prima di fare quel “ruttino” sabato scorso, dovevi pensare a chi ha imbandito la tavola, a chi ci ha messo il piatto e gli ingredienti. Hai commesso un grave errore e te lo porterai a vita”.

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