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De Luca: “Europee grande fallimento. Finanziaria scritta anche da noi, non è vergogna. Ma più da soli, l’alleanza…”

TAORMINA – Il sindaco di Taormina, Cateno De Luca è tornato sulle Europee 2024 e ha parlato anche della recente manovra finanziaria approvata al Parlamento siciliano, anticipando anche gli scenari politici futuri.

“L’8 e 9 giugno 2024 – ha detto De Luca – le Europee sono state un grande fallimento, abbiamo fatto un progetto che ci ha portato ad essere capofila di un rassembramento i liste e movimenti ma il risultato non è stato quello che ci aspettavamo. E’ servito a sdoganare il progetto in ambito nazionale e ci consente oggi, per quel che vale, di essere presenti nei sondaggi nazionali, anche con una valutazione importante che è utile alla continuazione del nostro progetto.

Poi la finanziaria votata nei giorni scorsi a Palermo (dove Sud chiama Nord si è astenuta, ndr): “La legge di stabilità approvata dall’Ars è stata scritta a più mani, non solo dalla maggioranza ma anche da tutta l’opposizione. Non mi vergogno a dirlo. Bisogna essere chiari e onesti. Cosa comporterà? Siamo all’opposizione e ci rimaniamo ma abbiamo apprezzato l’apertura del presidente di Schifani verso le opposizioni e Sud chiama Nord. Abbiamo apprezzato che tante nostre proposte sono diventate una realtà legislative”.

Infine le scelte per il futuro: “Non siamo assolutamente intenzionati a fare percorsi in solitario: abbiamo dato su questo fronte. Nel settembre 2022 abbiamo sfidato tutti e oggi abbiamo il dovere di tenere fede a quella parte di siciliani che allora ci ha votati. Siamo all’opposizione ma non siamo per alzare muri e steccati. Bisogna portare avanti le nostre idee ed ottenere dalla maggioranza la condivisione di queste nostre idee. Ci sarà tempo per stabilire con chi ci dovremo alleare. Noi non abbiamo intenzione di continuare il nostro percorso da soli“.

De Luca conferma, una volta di più, che Sud chiama Nord si alleerà. Non si sbilancia ancora sul “partner” anche se la via è tracciata: il sindaco di Taormina tornerà nel centrodestra. Come abbiamo detto su TN24, però, la strada che lo riporterà nella coalizione di governo ora prevede scelte specifiche non semplici. All’orizzonte si affaccia una via obbligata per tradurre gli accordi in realtà e sarà interessante vedere quale sarà l’approccio definitivo del parlamentare. Quale porta deciderà di aprirsi e quale sarà il futuro del suo movimento.

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