TAORMINA – Nella giornata della presentazione delle liste, Cateno De Luca si è reso protagonista questa mattina di una diretta social “di fuoco” in vista della sfida elettorale del 28 e 29 maggio a Taormina.
“In questa città – ha detto De Luca – c’è chi preferisce vede morire lentamente il paese, in un territorio senza servizi urbani e con le scuole chiuse e tante altre criticità irrisolte. A quanto pare siamo arrivati ad una santa alleanza contro De Luca, tutti insieme appassionatamente per bloccare “lo straniero” De Luca. Ma l’ultima parola toccherà ai taorminesi. Oggi depositiamo la nostra lista e parte la vera campagna elettorale. Fare il sindaco è una missione, è un’assunzione di responsabilità perché ci si mette sulle spalle il destino di diverse generazioni e incide sulle sorti di una comunità. Chi si candida tanto per candidarsi o per avere il titolo sul bigliettino da visita, non fa un buon servizio ai cittadini. Io ho salvato Messina che era inguaiata peggio di Taormina, qui il piano di riequilibrio, da lui definito “farlocco”, non è stato smontato. C’è chi ha prodotto in questo palazzo il nulla cosmico. Cinque anni fa ognuno accusava gli altri di tante cose e ora sono insieme contro De Luca”.
Poi l’affondo sugli ex alleati transitati da Bolognari: “Mi hanno chiesto perché ho rinunciato a vincere le elezioni già con le alleanze che aveva definito. Dovrei vincere le elezioni per perderle il giorno dopo? Chi vince deve poter governare. Quelli che sono andati via li ho bruciati. Il problema dell’attuale sindaco è vincere, a tutti i costi e per centrare l’obiettivo ha ripreso anche quelli che lo avevano abbandonato. Per il mio avversario è la battaglia politica della vita, ma non per Taormina. Ora ci sono i cannoni schierati contro di me, i bazooka. E’ l’atteggiamento che sinora ha alimentato le “faide” in questa città. E le scuole chiuse? E il patrimonio comunale fatiscente? E l’assenza dei servizi? Io non faccio compromessi, mi interessa risolvere i problemi e valorizzare le grandi potenzialità di Taormina. Nella cabina, il 28 e 29 maggio, non entrano i “pacchetti di voti”, ogni cittadino sarà libero di scegliere chi vuole. Qualcuno dovrà spiegare e dire la verità su com’è fallito il Comune di Taormina. Avevo già preannunciato che avrei fatto il giovedì 25 maggio la commedia “Il professore e lo straniero”, ma a a questo punto la commedia è iniziata. Ora la commedia è già in scena e la vivremo da qui ai prossimi 25 giorni. Il primo atto lo ha scritto oggi il professore”.