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De Luca con Calenda, è il pass per Bruxelles. La scelta su Taormina

TAORMINA – Cateno De Luca, intensifica i contatti con Carlo Calenda e il “matrimonio” elettorale all’orizzonte tra Sud chiama Nord e Azione per le Europee 2024 è ormai vicino. Il patto tra i due è destinato a diventare il pass per Bruxelles per il sindaco di Taormina. Nell’incontro di mercoledì scorso a Roma, i due si sono parlati e chiariti dopo le tensioni dell’ultimo anno. Da entrambe le parti erano partite veleni e sciabolate nei confronti dell’altro ma l’elemento di (ri)congiunzione politica tre le rispettive posizioni è diventato anche e soprattutto il “fattore Renzi”, con tutti gli annessi e connessi del caso. Da una parte il Terzo Polo naufragato sull’altare dei diktat dell’ex premier che ha sedotto e abbandonato Calenda e dall’altra parte Sud chiama Nord che, in piena trattativa per le Europee, si è visto portare via dal senatore di Scandicci una sua senatrice. E allora Renzi è diventato inevitabilmente il propellente politico del riavvicinamento tra De Luca e Calenda. “Siamo entrambi vittime dello stesso carnefice”, non a caso aveva detto De Luca nelle scorse settimane preparando il terreno alla strategia del riavvicinamento con il leader di Azione. La mediazione tra De Luca e Calenda è passata poi da una figura molto vicina ad entrambi.

De Luca ha capito, prima ancora di Monza, che Sud chiama Nord non ha nessuna chance di arrivare da sola alla soglia di sbarramento del 4% e l’esito deludente delle suppletive del Senato ha accelerato la ricerca di un partner “pesante”, in grado di portare sostanza a quei numeri che ad oggi il movimento deluchiano non può ambire a raggiungere in una corsa solitaria. ScN si è attestata alle Politiche 2022 all’1% circa, Azione ad oggi nei sondaggi viene data al 3,8%. E allora il patto tra “l’impertinente” di Fiumedinisi e il “pariolino” mette in sicurezza i piani di Calenda ma soprattutto può ribaltare la prospettiva per De Luca e gli spalanca, di fatto, le porte del seggio a Bruxelles.

A questo punto se De Luca conquisterà l’Europarlamento che farà? Lascerà Taormina già ci si chiede da queste parti? De Luca non si dimetterà da sindaco di Taormina, rinuncerà invece alla carica di deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, dovendo per forza di cose optare (nell’eventualità) e scegliere soltanto una tra le due posizioni parlamentari. La normativa vigente, non prevede, invece, incompatibilità tra la carica di Europarlamentare e quella di sindaco della Città di Taormina, dove De Luca intende proseguire e portare a compimento il mandato da poco assunto con il successo alle elezioni dello scorso maggio. E adesso sull’asse Taormina-Roma si va alla stretta finale del patto anti-renziano: la tavola è apparecchiata e i due “amanti” traditi sono pronti a servire in tandem la loro vendetta al senatore di Scandicci.

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