Le Nazioni Unite hanno avvertito che in questo secolo il riscaldamento del pianeta sarà compreso tra i 2,5 e i 2,9 gradi centigradi. Un nuovo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), pubblicato più di una settimana prima dell’inizio del vertice sul clima COP28 a Dubai, afferma che è necessario agire con urgenza per evitare una catastrofe climatica. Nel 2015, l’Accordo di Parigi ha ratificato le misure necessarie per limitare entro il 2100 il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, ma questo richiederà un taglio delle emissioni di gas serra del 28% entro il 2030. Secondo il rapporto, una riduzione più massiccia, pari al 40%, consentirebbe di limitare il riscaldamento all’auspicato 1,5°C, un traguardo che dovremmo accelerare stando ai picchi delle temperature recentemente raggiunti.
A tal fine, gli sforzi di mitigazione devono essere significativamente rafforzati in questo decennio. “Il rapporto odierno sull’Emissions Gap mostra che, se non cambierà nulla, nel 2030 le emissioni saranno superiori di 22 gigatonnellate rispetto al limite di 1,5 gradi”, ha dichiarato il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. “È all’incirca il totale delle emissioni annuali attuali di Stati Uniti, Cina e Unione Europea messi insieme”.
Secondo l’UNEP, le emissioni globali di gas serra stanno raggiungendo i massimi storici dopo un aumento dell’1,2% lo scorso anno. Questo picco nelle emissioni sta causando temperature record. Fino all’inizio di ottobre, per 86 giorni, sono state registrate temperature medie superiori di oltre 1,5° C rispetto ai livelli preindustriali. Settembre è stato il mese più caldo mai registrato, con temperature medie globali che hanno superato di 1,8° C rispetto ai livelli preindustriali.
Secondo il servizio Copernicus sui cambiamenti climatici dell’Ue, la scorsa settimana le temperature medie globali hanno probabilmente superato la soglia critica di 2°C, sempre rispetto ai livelli preindustriali. Tuttavia, queste temperature medie devono essere sostenute per un periodo di tempo più lungo per superare i limiti ufficiali, come quelli stabiliti dall’Accordo di Parigi. “Quest’anno abbiamo assistito a parametri spaventosi in termini di calore, incendi e nuovi record di temperatura globale”, spiega a Euronews Green Anne Olhoff, capo redattore scientifico del rapporto, “Ma tutto ciò che stiamo vedendo ora è come un sussurro, mentre ciò che vedremo in futuro sarà un ruggito”.
Fonte: Euronews Italia