Tutta colpa del “Huanan Seafood Wholesale Market”, il mercato dei frutti di mare e della fauna selvatica di Wuhan, in Cina. Tutto nacque da lì, ormai luogo tristemente noto. Un gruppo internazionale di ricercatori, infatti, ha stabilito che l’origine dell’epidemia di Covid-19 è proprio il mercato di Wuhan. Non una grande sorpresa, ma i risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista “Science”, dimostrano che ci sono stati almeno due casi in cui il virus SARS-CoV-2 è stato trasmesso da animali vivi a esseri umani che lavoravano o facevano acquisti al mercato.
Gli autori dello studio hanno anche spiegato il perché su centinaia di persone ricoverate in ospedale a Wuhan con il Covid, solo una cinquantina di loro aveva un legame diretto e tracciabile con il mercato.
È accaduto perché molte persone hanno avuto solo sintomi lievi, quindi hanno continuato a circolare liberamente a Wuhan diffodendo il virus e i casi più gravi sono stati stati difficili da collegare tra loro e al mercato. Secondo i ricercatori, i loro risultati negano definitivamente il sospetto che il virus provenga da un laboratorio. Tra gli animali portatori del virus ci sono, secondo gli esperti, pipistrelli, volpi e altri mammiferi vivi (pangolino?), venduti per il consumo come carne o per la loro pelliccia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ci siano stati oltre 566 milioni di casi confermati di Covid in tutto il mondo e 6,3 milioni di decessi, da quando la pandemia è stata dichiarata “emergenza globale” all’inizio del 2020.
Fonte: Euronews